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Crollo del ponte, Castelfidardo studia una viabilità alternativa

Asfaltare e sistemare strade alternative potrebbe essere la soluzione per gestire al meglio il traffico che sta soffocando Osimo Stazione e la periferia fidardense dopo il crollo del ponte sull'A14. Ma è subito polemica

I lavori in corso nel cavalcavia

OSIMO – «Osimo dovrebbe prendere esempio dall’Amministrazione a 5 Stelle di Castelfidardo che si è attivata subito per trovare soluzioni concrete e di impatto immediato per risolvere il problema del crollo del cavalcavia 167 sull’autostrada A14 in termini di viabilità».

Castelfidardo studia soluzioni alternative per il traffico perché, dopo la tragedia, la frazione fidardense di San Rocchetto e quella osimana della Stazione, soffocano nello smog.

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Le parole dei consiglieri pentastellati di Osimo rimandano all’attività che sta portando avanti l’amministrazione vicina.

Il sindaco Roberto Ascani, infatti, ha programmato un intervento per una viabilità alternativa che prevede l’asfaltatura e l’allargamento in alcuni punti prestabiliti delle vie Giolitti e delle Industrie, la stradina comunale che corre lungo la ferrovia dalla parte opposta della statale Adriatica. La via inizia nel comune di Castelfidardo dalla ditta Tontarelli spa e arriva in territorio osimano poco prima della stazione ferroviaria per sbucare in via Camerano. Con lettera dell’11 aprile, il Comune di Castelfidardo ha già chiesto la collaborazione del Comune di Osimo per la sistemazione di questa strada condivisa che potrebbe rappresentare, sia per l’emergenza attuale che in previsione futura, una soluzione parallela e alternativa con conseguente decongestionamento del traffico sulla statale 16 e miglioramento delle condizioni di sicurezza e di scorrimento dei flussi di veicoli a Osimo Stazione.

«Il sindaco Pugnaloni prenda esempio dal pragmatismo e dalla rapidità di intervento di Ascani e collabori con lui nella realizzazione di questa semplice quanto immediata soluzione, anziché continuare a far chiacchiere con le Liste Civiche all’opposizione su chi è stato più cattivo nella gestione dell’urbanistica e della viabilità della frazione – continuano -. I cittadini di Osimo Stazione vogliono fatti: è assurdo che le castagne dal fuoco gliele debba togliere l’Amministrazione di un Comune vicino mentre le forze politiche osimane che dovrebbero rappresentarli continuano ad azzuffarsi senza il minimo ritegno sulla loro pelle e sulla loro salute».

Pugnaloni si sta muovendo su un altro fronte. L’altro ieri ha avuto un incontro con i vertici Arpam per chiarire l’iter del posizionamento di una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria nella frazione. «Chiarito il cronoprogramma delle competenze: la Regione per la richiesta dell’utilizzo della centralina e della sua strumentazione e il Comune per la manutenzione ordinaria annuale. L’Arpam rileverà e certificherà i dati con cadenza mensile – ha detto il sindaco -. Una centralina disponibile c’è, l’Arpam ne dovrà controllare la qualità della strumentazione e se necessario valuterà l’adeguamento con costi che il Comune è disponibile a sostenere in parte. Seguendo i parametri della legge dello Stato, con il comitato e il consiglio di quartiere decideremo la collocazione. A breve ci sarà un sopralluogo».