SENIGALLIA – Altri due evidenti casi di strutture o materiali in amianto sono finite al centro della denuncia dell’Ala, l’Associazione per la lotta all’amianto di Senigallia. Una è situata in via Raffaello Sanzio, l’altra in via Galilei, rispettivamente a nord e sud della città, ma sempre nei pressi della statale Adriatica dove insistono molti edifici datati e mai ristrutturati né bonificati quando non addirittura abbandonati a se stessi.
L’edificio in questione è situato in via Sanzio all’incrocio con via Bellini, zona Vivere Verde appena fuori del centro storico, tra locali commerciali e abitazioni: presenta un tetto in amianto con lastre vecchie e nere, in cattivo stato di conservazione. Una situazione che si può facilmente immaginare sia lì presente sotto gli occhi di tutti da parecchio tempo. È stata segnalata dai residenti della zona all’associazione presieduta da Carlo Montanari, e da quest’ultimo all’Asur e al Comune di Senigallia perché si prendano presto dei provvedimenti.
Come se non bastasse – ma di casi di amianto deteriorato in città ce ne sono davvero tanti – anche nella zona sud di Senigallia è stata segnalata la presenza di materiali accatastati, pieni di muffe e mal conservati. Si tratta di via Galilei, zona Ciarnin, dove è stato visto, fotografato e denunciato un ammasso di lastre rovinate e altri residui, posizionati poco più a sud della chiesa della frazione.
«Impossibile da non vedere – si lamenta Montanari – Una vera e propria situazione di incuria tra la campagna, che denota abbandono e trascuratezza del proprietario. A riguardo chiedo l’intervento delle autorità competenti per un sopralluogo ed una decisione sullo stato di pericolosità, ma soprattutto, chiedo sin da ora che il primo cittadino si adoperi di conseguenza per far rimuovere quell’amianto pericolosissimo e bruttissimo da vedere».