ASCOLI PICENO – Continuava ad incassare due pensioni della madre, nonostante la donna fosse morta 5 anni fa, ma non è sfuggito ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che, guidati dal comandante Michele Iadarola, hanno scoperto e denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per il reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. Protagonista della truffa un 74enne residente ad Ascoli Piceno che prendeva due pensioni riconosciute alla madre morta nel dicembre 2014: una di vecchiaia e l’altra di invalidità civile, quest’ultima a titolo di indennità di accompagnamento per una somma di circa 80mila euro.
L’uomo alla morte dell’anziana madre aveva omesso di comunicare il decesso della donna, che poco prima di morire aveva chiesto l’emigrazione presso un comune del Lazio. I finanzieri nell’ambito di una serie di controlli volti a individuare illeciti relativi alle uscite di bilancio dello Stato e agli ultracentenari che continuavano a percepire la pensione, si erano concentrati sulle posizioni di alcune persone che nonostante avessero risieduto in provincia di Ascoli Piceno, dopo la morte erano state sepolte fuori provincia. In questo modo hanno individuato la discrepanza tra quanto risultava al comune laziale e ciò che avveniva invece ad Ascoli Piceno, dove l’uomo continuava a percepire la pensione.
È proprio in questo modo che è stata individuata la donna, morta a 96 anni e sepolta in un cimitero del Lazio. I militari hanno così scoperto che la donna risultava “ufficialmente” ancora in vita e di conseguenza all’Anagrafe Tributaria godeva ancora del diritto di godere delle due pensioni riconosciute in precedenza.
Il figlio 74enne aveva mantenuto aperto il conto cointestato con la madre dove continuava a percepire le due pensioni.
Situazioni sulle quali la Guardia di Finanza tiene alta l’attenzione. «I protocolli di intesa stipulati tra l’Inps e il Comando Generale della Guardia di Finanza garantiscono l’interscambio di informazioni – spiega il comandante del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, Michele Iadarola – per l’Inps rappresentano degli alert di pericolosità, mentre per noi elementi utili da approfondire con mirate indagini».
L’uomo , forse per non destare sospetti, aveva anche mantenuto inalterate le utenze domestiche intestate alla madre, ma i militari di Ascoli Piceno, incrociando i dati con quelli dell’Agenzia delle Entrate, degli Uffici d’Anagrafe e dell’Inps hanno ricostruito e svelato l’entità delle pensioni percepite indebitamente, ovvero poco più di 1.600 euro mensili. I finanzieri sono risaliti anche all’ufficio postale che effettuava i pagamenti.