FABRIANO – Il dirigente comunale è stato prima assolto dall’accusa di omicidio colposo, poi anche da quella della mancata manutenzione ai mezzi prima di darli in dotazione agli operai per la sistemazione del verde pubblico per le vie di Fabriano. Si è concluso con questo esito l’iter giudiziario a seguito della morte di Armando Dolce, operaio del comune di Fabriano, che è morto a seguito di un incidente occorsogli durante l’orario di lavoro nel 2008. Un pezzo meccanico si è staccato improvvisamente dal macchinario, un taglia erba, che stava utilizzando e, come se fosse un proiettile, lo ha colpito al torace, perforandogli il cuore.
Il giudice del Tribunale di Ancona ha assolto un dirigente del Comune di Fabriano con formula piena perché il fatto non sussiste. Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato difensore, Ruggero Benvenuto. A seguito della morte di Armando Dolce, nonostante i soccorsi immediati, il dirigente è stato subito indagato per omicidio colposo. La tesi dell’accusa era che il responsabile avrebbe dovuto svolgere le dovute manutenzioni prima di affidare il macchinario all’operaio. In udienza preliminare il giudice si era pronunciato con la sentenza del non luogo a procedere «perché abbiamo dimostrato – spiega Benvenuto – come il dirigente abbia sempre fatto fare la manutenzione e che, quindi, ci si trovava di fronte a una triste tragedia non prevedibile».
Una volta caduto il capo d’imputazione dell’omicidio colposo nel 2014, la Procura di Ancona, sei anni dopo l’incidente, ha aperto un nuovo fascicolo contestando la manutenzione non idonea in quanto insufficiente a garantire l’incolumità di chi lavora. Si è, dunque, celebrato il processo al Tribunale di Ancona. Sono stati ascoltati diversi testimoni. Dalla loro escussione è emerso come tutte le operazioni necessarie al corretto mantenimento del taglia erba siano state effettuate. Il dirigente del comune di Fabriano è stato così assolto, con formula piena, perché il fatto non sussiste. «Una sentenza che dimostra – dichiara l’avvocato Ruggero Benvenuto – che è stato fatto tutto il possibile per evitare il peggio. Ora il dirigente avrà la serenità che merita. Il giudice, Pietro Renna, come sempre, ha dimostrato estrema attenzione».