NUMANA – Era il 28 agosto dell’anno scorso quando a Numana, in una ditta che opera nel settore della torneria automatica di minuteria su metalli ferrosi e non, i ladri avevano trafugato una carrello portautensili, cassette porta attrezzi e numerosi attrezzi da lavoro e materiale in ottone, per un valore complessivo di 25 mila euro circa.
Erano in due in azione, individuati dopo una lunga indagine da parte dei carabinieri della stazione di Numana. Si tratta di S.M., 20enne, e S.J., 30 anni, entrambi di etnia rom, cui sono state contestate anche le aggravanti per aver commesso il fatto con violenza sulle cose, per aver agito in più di tre durante l’arco notturno e per aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di gravità rilevante. Sono stati ritenuti responsabili anche del reato di ricettazione di un autocarro asportato a Potenza Picena e utilizzato per commettere il furto.
Gli stessi sono stati tratti in arresto rispettivamente in un residence di Porto Recanati e in un campo rom di Padova. Durante la mattinata di ieri, 13 maggio, tra Porto Recanati e Padova appunto, i Carabinieri della Stazione di Numana li hanno fermati entrambi in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 6 maggio scorso dall’Ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona. Sono ritenuti responsabili di furto aggravato e ricettazione in concorso. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Montacuto (il primo) e di Padova.
Nell’ambito della stessa indagine sono stati denunciati altri due residenti nel fermano per la ricettazione di parte della refurtiva (consistente in utensili per officina meccanica del valore di 3 mila e 500 euro) recuperata e già restituita al proprietario nel settembre scorso.