FABRIANO – Prima la richiesta di informazioni in modo innocente. Poi, il ringraziamento, con tanto di abbraccio finale, per confondere l’ignara vittima e rubare con estrema destrezza. Nella rete di questi ladri è caduta una nuova persona a Fabriano. Il terzo caso nel giro di poche settimane. Indagano le forze dell’ordine.
L’ultimo episodio si è verificato intorno alle 11:30 del mattino, quindi in pieno giorno, in via Nenni a Fabriano. Una donna di 78 anni è stata avvicinata da una giovane, fra i 20 e i 30 anni, che le ha chiesto un’informazione banale. La ladra, dopo essersi presentata con tanto di nome e cognome, probabilmente falsi, ha utilizzato modi affabili per chiedere alla 78enne se conoscesse una persona che abitava in via Nenni. Un nome che probabilmente non fosse nuovo alla vittima, in modo tale da carpire la sua buona fede. La malvivente le ha, poi, chiesto se avesse un modo per mettersi in contatto con questa persona perché avrebbe dovuto parlarci con una certa urgenza. Un dialogo semplice, di pochi minuti, che si è concluso con un ringraziamento della ladra nei confronti della vittima designata. Un affettuoso abbraccio che è servito, però, a farsi derubare di una collana d’oro del valore di circa 500 euro.
La 78enne si è accorta di quanto stava avvenendo, ma neppure il tempo di chiamare le forze dell’ordine, che la giovane ladra era già salita a bordo dell’auto di un complice e, quindi, allontanarsi in tutta fretta. Molto probabilmente lasciando Fabriano dopo aver percorso via Dante, molto vicina al luogo del furto con destrezza.
Sull’episodio indagano le forze dell’ordine che sperano di poter risalire alla responsabile e al complice visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati presenti nella zona. Come detto, si è trattato del terzo caso denunciato nell’arco di trenta giorni. Il consiglio è quello di non fermarsi a parlare con gli sconosciuti e di allertare i numeri di emergenza, 112 e 113, in caso di persone sospette. Come hanno fatto alcuni fabrianesi, la maggior parte anziani, che hanno segnalato la presenza di alcuni operatori sospetti che si presentano nelle case per chiedere di poter leggere il contatore del gas, salvo poi darsela a gambe levate quando gli si chiede di mostrare il tesserino di riconoscimento.