JESI – Intervento degli ex amministratori della Jesina Calcio, sulla vicenda emersa alle cronache in questi giorni a seguito dell’operazione “Cartellino giallo” della Guardia di Finanza di Jesi e delle successive dichiarazioni della attuale proprietà leoncella.
«Quali ex dirigenti della Jesina Calcio- afferma la precedente proprietà- confermiamo che nel 2018 è stato contestato alla passata gestione solo l’aver nel 2013 effettuato il cambio assegni per pagare in contanti stipendi e rimborsi a circa 60 tesserati. La sanzione di euro 1500 è stata impugnata e si è in attesa dell’esito. Alla nota generica della Guardia di Finanza, hanno fatto seguito note e dichiarazioni della nuova gestione che riteniamo incomprensibili e stanno provocando una sorta di pericoloso cupio dissolvi simile a quanto accaduto in altre città marchigiane».
Prosegue l’intervento: «Nel maggio 2018 avevamo ceduto gratuitamente le quote della società, confidando di poter trovare un po’ di tranquillità dopo tanto stress e sacrifici economici. Gli ex soci e amministratori versavano annualmente esborsi, tutti documentati, per euro 80 mila circa, con piccole sponsorizzazioni, prestiti e donazioni, versando interamente il capitale sociale di euro 92 mila e 200 e facendosi carico di estinguere tutte le linee di credito della società per importi molto elevati. Oggi veniamo ancora criticati, sebbene il Tribunale di Ancona, su ricorso dell’ex socio Mauro Cantarini, nel 2017, dopo aver ordinato l’acquisizione di tutti i libri contabili per le annate 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 non abbia ravvisato alcuna irregolarità. A questo punto riteniamo di non accettare più inesattezze e ci riserviamo ogni tutela nelle sedi opportune. Gli ex amministratori della Jesina Calcio».
Ma c’è chi prende le distanze dalla nota, come l’ex socio Simone Petrini: «Vedo ancora con notevole imbarazzo, come ex socio della Jesina Calcio, che si continuano a divulgare comunicati con firme generiche, quando basterebbe apporre semplicemente il proprio nome e cognome in fondo ad ogni documento, che ognuno è libero di scrivere e divulgare alla stampa. Avevo già segnalato la questione all’ex presidente Marco Polita, ma vedo che la precedente comunicazione non ha sortito effetto alcuno».