FABRIANO – Ladri professionisti rubano all’interno del negozio Linea Sport 94 a Fabriano. Furto in pieno giorno e durato solo pochi minuti. Indagano le forze dell’ordine.
Dopo gli appartamenti, i ladri tornano a colpire nelle attività commerciali di Fabriano. Esattamente in località Ca’ Maiano lungo la strada che collega la città della carta a Sassoferrato. Intorno alle 13:30 di venerdì 21 giugno, quattro uomini sono entrati all’interno dell’attività commerciale. E in modo molto coordinato si sono divisi per rubare più possibile. C’è chi ha pensato al registratore di cassa, dove vi erano circa 2.500 euro. E gli altri, invece, si sono concentrati per arraffare i capi di vestiario più costosi, dopo aver cercato invano la cassaforte. Il tutto in circa tre minuti, tanto infatti è durato il raid dei malviventi. Complessivamente, fra contante e merce, il bottino dovrebbe aggirarsi attorno ai 5mila euro.
A immortalare il blitz, il sistema di video sorveglianza interno. Si vedono i malviventi, tutti a volto coperto e con guanti, agire velocemente e con precisione. Segno evidente che si tratta di professionisti e che, con ogni probabilità avessero effettuato sopralluoghi prima di agire. Prima sono entrati dalla porta principale forzandola con un piede di porco. All’interno si sono diretti alla cassa e poi, dopo aver preso il denaro, hanno forzato una porta sul retro per cercare, forse, nelle altre stanze, la cassaforte. In quel momento, però, l’allarme ha iniziato a suonare. Un dipendente, in pausa pranzo al secondo piano della struttura, si è affacciato dalla finestra, ha visto una macchina sospetta, e ha chiamato le forze dell’ordine.
A quel punto, i malviventi si sono dati alla fuga a bodo di una Seat bianca, allontanandosi in tutta fretta da Fabriano. Gli investigatori hanno prontamente avviato le indagini, visionando i filmati ed effettuando i rilievi, oltre a sentire la testimonianza del dipendente. Da quanto si apprende, altro particolare che fa propendere per la banda di professionisti probabilmente non del luogo, è emerso che il numero della targa della Seat bianca annotata dal dipendente apparteneva a un’altra autovettura rubata. Dunque, posizionata sull’auto della fuga utilizzata dai malviventi per rendere ancora più complicato il lavoro delle forze dell’ordine.