ANCONA – Pubblicato l’aggiornamento dell’Anagrafe delle opere pubbliche incompiute di interesse nazionale. I dati nazionali, resi noti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, evidenziano che, rispetto al 2016 c’è stata una contrazione del numero delle opere incompiute, ridotte da 752 a 647 (- 105 opere, pari a – 14%), confermando una ripresa a completamento delle opere, già registrata lo scorso anno. «L’azione sinergica intercorsa tra il Mit, le Regioni e le Provincie autonome, con la fattiva collaborazione istituzionale di ITACA, ha peraltro prodotto risultati ancor più significativi sotto il profilo dell’accuratezza dell’indagine prodromica alla pubblicazione dell’elenco-anagrafe», spiega il governo.
Discorso diverso per le Marche. Erano quindici le incompiute nel 2016, una in meno delle sedici registrate l’anno scorso. 73 milioni di euro il valore complessivo di tali appalti non ancora completati. Fra questi figurano il nuovo pensionato Tambroni ad Ancona, la bonifica del centro direzionale Benelli a Pesaro, il risanamento del versante sud-est del centro storico di Urbino, il recupero e risanamento conservativo dell’immobile Buon Pastore ad Ancona e la realizzazione della nuova scuola media in via Montessori a Castelfidardo.
Sicilia, Sardegna e Puglia sono le regioni con il maggior numero di incompiute. Trentino Alto Adige, Valle D’Aosta e Friuli Venezia Giulia quelle più virtuose.