PESARO – Quasi un chilo di cocaina destinato ai clienti pesaresi. Il luogo dello spaccio, un parcheggio sull’Interquartieri. Il nascondiglio, una intercapedine in casa.
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pesaro e Urbino, la scorsa notte hanno arrestato un albanese di 33 anni pregiudicato, B.M., per spaccio e detenzione di stupefacenti, sequestrandogli un chilogrammo di cocaina (970 grammi), oltre a contanti per 10 mila euro, provento illecito di spaccio. Lo straniero è stato sorpreso inseguito e bloccato dai militari in tarda serata nella sua auto dopo che poco prima aveva spacciato nel parcheggio sul retro del ristorante America Graffity, sulla strada interquartieri.
All’incontro aveva ceduto due dosi di cocaina ad un acquirente del posto in cambio di 200 euro. Le successive perquisizioni sull’auto dello spacciatore e poi nella sua abitazione della zona di Santa Veneranda, hanno portato i carabinieri a scoprire una base logistica dove venivano preparate le dosi e, ben nascosta in una intercapedine esterna all’edificio, una partita di droga da 1 chilogrammo circa di cocaina pura in vari panetti, il bilancino e la sostanza da taglio. Il cittadino albanese è stato arrestato e portato all’alba nel carcere di Pesaro.
L’importante operazione antidroga con il sequestro di droga in città più importante degli ultimi mesi, è stata eseguita dal Nucleo investigativo del Reparto Operativo al Comando Provinciale carabinieri di Pesaro e Urbino, che hanno così smantellato una fiorente piazza di spaccio di cocaina. L’individuazione del pericoloso soggetto è avvenuta nel tardo pomeriggio da parte dei carabinieri che sorvegliando le periferie cittadine e la zona commerciale del capoluogo, riuscivano a osservare tra i parcheggi dell’Ipermercato Rossini Center, del MacDonald’s e del cinema multisala Metropolis, alcuni movimenti sospetti. In pratica si trattava di veloci appuntamenti tra i conducenti di alcune auto che si affiancavano per pochi secondi a quella dell’uomo, accertando poi che in quei rapidi incroci si vendeva cocaina purissima in dosi da 100 euro ognuna. L’operazione è scattata poco dopo, poco lontano, non appena avvenuto uno spaccio sul retro del fast food America Graffity.
L’albanese e il suo acquirente sono stati bloccati in una rapida azione. Di seguito, sono state rinvenute numerosi dosi già pronte per la vendita, alcune anche addosso allo spacciatore, poi con l’irruzione in casa del pusher da parte dei carabinieri, veniva scoperta anche sostanza da taglio, un bilancino di precisione materiale per confezionare le palline di cocaina e circa 10 mila euro in contanti, chiaro provento dell’attivissima rete di clienti.
Con le perquisizioni più approfondite i militari rinvenivano occultati in un’intercapedine esterna all’appartamento una consistente scorta da quasi un chilogrammo di cocaina pura, in panetti imballati o semi aperti, pronti per il taglio e la lavorazione.
L’arrestato è un residente del quartiere Santa Veneranda dove vive da tempo con moglie e figli piccoli. Disoccupato e sconosciuto all’anagrafe tributaria nonostante sia in Italia da quasi 15 anni, con recenti pregiudizi per stupefacenti.
Quell’ingente quantitativo di droga, preparato e smerciato ai tossicodipendenti della provincia di Pesaro e Urbino, dei quali l’albanese era divenuto l’evidente punto di riferimento, gli avrebbe fruttato un guadagno di 250mila euro.
Viene in questo modo nuovamente disarticolato il mercato della cocaina a Pesaro ed inferto un duro colpo alla malavita locale, già centrata con altri arresti simili a questo negli ultimi mesi.