PESARO – La chiave nella toppa che però non gira. Anzi la serratura è completamente bucata. Il pensiero che va al furto, subito. Sono le 19.30 di martedì (3 settembre) quando l’avvocato Mario Giannola, noto e stimato professionista pesarese, rientra a casa in viale della Vittoria. Ma si accorge subito che qualcosa non va. La serratura della porta blindata al quarto piano è stata manomessa.
Immediata la chiamata ai carabinieri, poi a vigili del fuoco. Prima tentano di entrare con una scala dalle finestre, ma si accorgono che all’interno tutto è sotto sopra. Così passano per il portone manomesso. Una volta dentro, a terra trovano i resti della toppa della serratura, ripulita dai ladri per non farla vedere sul pianerottolo.
Toccherà all’avvocato scoprire tutto l’ammanco, gioielli, orologi e l’argenteria di famiglia. Si parla di un bottino a oltre 100mila euro.
«Oltre al valore materiale – spiega Giannola – sono i ricordi di una vita, i ricordi di mia moglie che è venuta a mancare. I suoi orologi, i suoi oggetti. Sapere che qualcuno è entrato e li ha violati mi addolora».
Signore d’altri tempi, Giannola non riesce a fare una stima esatta dell’ammanco. Si parla di una cifra elevatissima, tra rolex e oggetti di alto antiquariato. I carabinieri hanno finito i rilievi dopo le una di notte, ma non risultano impronte digitali. I ladri hanno agito coi guanti e sono scappati.
Un colpo grosso rispetto ai furti messi a segno nelle scorse settimane.