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Pesaro, migrante aggredisce operatore a Casa Freedom

Un ghanese chiedeva ospitalità, ma aveva già terminato il suo periodo di accoglienza. Ha ferito un operatore, tagli guaribili in dieci giorni. Denunciato dalla Polizia

PESARO – Migrante aggredisce operatore a Casa Freedom, 10 giorni di prognosi. Si cerca l’oggetto contundente.

Momenti di grande tensione nella notte tra martedì e mercoledì quando un giovane originario del Gambia, sulla ventina, si è presentato alla struttura per richiedenti asilo, chiedendo ospitalità. Stando ai primi riscontri della Polizia, il ragazzo era già stato ospite di Casa Freedom e aveva quindi terminato il suo percorso di accoglienza.

Il sistema è rigido su questo punto, dunque il Gambiano non poteva essere accolto nuovamente. Il ragazzo ha insistito, ma di fronte al rifiuto dell’operatore, ha reagito. Dalle parole si è passati subito ai fatti perchè il giovane, con un oggetto contundente ha iniziato a colpire l’addetto.

Sul posto non è stato trovato un coltello anche se le ferite risultano dei tagli. L’operatore della Labirinto, la coop che gestisce la struttura, è riuscito a dare l’allarme e sul posto è intervenuta la Volante della Polizia. L’operatore è stato portato all’Ospedale di Pesaro dove è stato medicato e giudicato guaribile in dieci giorni.
Il gambiano è stato denunciato per lesioni aggravate nei confronti dell’operatore. Ma le indagini sono ancora in corso per chiarire tutta la dinamica del fatto.

Non è la prima volta che accadono episodi simili a Pesaro, sia a Casa Freedom che nel centro di accoglienza di Pozzo. Ad aprile un migrante aveva dato in escandescenze dopo l’ennesimo invito a lasciare la residenza perché da tempo non aveva più i requisiti per rimanerci. Un ghanese di 21 anni che era già stato segnalato in Questura sia, tramite un esposto, alla Prefettura. Aveva dato in escandescenze ed era stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per violazione di domicilio visto che non poteva più star li e occupava il posto abusivamente.
A Borgo Santa Maria, a febbraio, un 23enne del Mali era molto nervoso, in attesa della risposta alla sua richiesta di asilo politico. Prese un coltello da cucina e ha iniziato a brandirlo contro gli addetti della cooperativa. Intervenne la polizia e il 118 per un Tso.