ANCONA – Seconda lettera di minacce per il parroco di Varano, don Fausto Guidi. Il religioso l’ha trovata il 4 maggio, giorno del patrono, prima che la polizia rendesse noto di aver individuato e denunciato il presunto piromane delle chiese. «Era piena di insulti e parolacce – racconta il parroco – non molto diversa da quella che ho ricevuto a gennaio, dopo l’incendio dell’altare. Era scritta a mano, in stampatello. Una pagina intera dove mi si ordina di fare basta ad aiutare gli stranieri perché prima vengono gli italiani. Non so se l’autore sia lo stesso che la polizia ha denunciato per gli incendi ma era simile alla lettera precedente. Non voglio dargli peso però domani la consegnerò alla questura. Ho già avvisato la polizia». La lettera è stata recapitata il 3 maggio, visto che il 4 era un festivo per il capoluogo dorico, e quindi scritta qualche giorno prima.
Sul 57enne denunciato per i roghi don Fausto usa parole di perdono e vicinanza. «Lo voglio aiutare a cercare un lavoro se questo è il suo problema – dice il parroco – magari attraverso i servizi sociali. Non lo conosco personalmente». Don Fausto oggi ha avvisato anche i fedeli che la polizia ha individuato quello che, stando agli inquirenti e alle indagini della Digos, è ritenuto l’autore dei roghi in quattro chiese della città (oltre Varano, la chiesa degli Scalzi, il Sacramento e la chiesa delle Palombare) anche se il diretto interessato ha negato ogni addebito. Il parroco lo ha fatto durante l’omelia domenicale. «Ho detto ai fedeli che dobbiamo reagire – continua don Fausto – ma nel giusto modo. Non con odio, aiutando queste persone che indubbiamente non stanno bene. Adesso spero che sia finita qui. Sono più tranquillo. La polizia è stata brava, a volte i reati commessi restano in sospeso e non sappiamo più come finiscono». La parrocchia di Varano ha subito anche il furto delle madonnine.