ANCONA- Sarebbe precipitato dal sesto piano per sistemare la serranda della finestra del bagno, Cristiano Lucidi, il vigile del fuoco che ieri sera (21 settembre), poco dopo le 20 è caduto da circa 7 metri d’altezza dall’edificio sede del Comando provinciale e della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco. La Squadra Mobile di Ancona ha ricostruito l’accaduto e si fa largo l’ipotesi di un incidente. Gli investigatori hanno effettuato il sopralluogo nella caserma di via Bocconi e hanno ascoltato i numerosi vigili del fuoco presenti al momento della tragedia. Cristiano Lucidi, mentre si stava preparando insieme ai suoi colleghi per smontare dal turno di servizio, si sarebbe recato di propria iniziativa ai piani superiori per vedere la serranda della finestra di un bagno che non funzionava. L’avrebbe riparata nei prossimi giorni anche se questo non rientrava nei suoi compiti. Il vigile del fuoco sarebbe salito sul davanzale poi, forse per una distrazione, sarebbe scivolato cadendo sopra un pergolato in alluminio.
«Uomo di grande senso del dovere e pieno di energie che costantemente trasmetteva ai colleghi con quella carica umana che contraddistingue ogni vigile del fuoco».
Questo il ricordo commosso dei colleghi della caserma di via Bocconi, sconvolti per la tragedia. Sono stati loro a dare il drammatico allarme e a soccorrerlo praticando le manovre rianimatorie prima di affidarlo al 118. Nonostante la disperata corsa in ospedale, il 47enne è spirato poche ore dopo al Pronto Soccorso di Torrette. Lascia la moglie e due figli ancora minorenni.
«In questi momenti tutto il personale dei vigili del fuoco si stringe attorno alla famiglia con un forte sentimento di vicinanza e solidarietà» afferma il Vice Comandante Provinciale, Dott. Ing. Gabriele Fantini.
Cristiano Lucidi era entrato nel Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco nel 1997 e nella sua carriera aveva prestato servizio a Varese, Bologna e Rimini per arrivare ad Ancona nel 2004. Appassionato di meccanica e motori, grazie alle ampie competenze in materia da due anni era Capo autorimessa provinciale con l’incarico di assicurare il funzionamento di oltre 200 automezzi. Oltre alla partecipazione agli ordinari interventi di soccorso, Lucidi era intervenuto anche in tutte le calamità nazionali degli ultimi anni.