ANCONA – Cacciatori di talenti, fiscalisti, esperti in intelligenza artificiale e sicurezza informatica, specialisti in sostenibilità. Sono alcune tra le professioni più ricercate in Italia secondo Linkedin che ha stilato una classifica dei lavori più in ascesa nel 2024. Sul podio ci sono Addetto allo sviluppo commerciale, Ingegnere dell’intelligenza artificiale, Analista SOC (sicurezza informatica aziendale).
In quarta posizione ci sono i consulenti per la sostenibilità (Sustainability specialist), seguiti dagli ingegneri del Cloud e dagli ingegneri dei Dati. In settima posizione nella classifica di Linkedin il responsabile acquisti, seguito dagli ingegneri della Cyber security, dai cacciatori di talenti (Talent acquisition specialist) e dagli ingegneri di processi e dagli specialisti delle soluzioni informatiche.
A chiudere la classifica dei 15 lavori più richiesti, i Medical science liaison che facilitano lo scambio di informazioni scientifiche tra la comunità medica e la società farmaceutica, e infine gli sviluppatori back-end (costruzione e manutenzione siti web non visibili).
«Il tasso di occupazione dei laureati esperti nel campo della cyber security (specialisti della sicurezza informatica, ingegneri elettronici, informatici e delle telecomunicazioni) rasenta il 100% – spiega il professor Marco Baldi, associato in Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche -, sono figure richiestissime, anche nelle Marche dove la facoltà di Ingegneria dell’Informazione fatica a fornire le risorse umane richieste».
Baldi spiega che per le aziende e le istituzioni la cyber security è una necessità sempre più forte, sia per gli obblighi di legge a cui sono sottoposte (le imprese), fra le quali cita la normativa sulla protezione dei dati personali, che richiede nell’impresa la presenza di un Dpo (ovvero un tecnico esperto nella sicurezza informatica) e la normativa Nis 2.0 relativa alla sicurezza delle infrastrutture critiche del Paese, come ospedali, trasporti, energia elettrica, acqua, rete Internet.
In una fase storica segnata dai conflitti, la sicurezza delle infrastrutture critiche è fondamentale: «Queste infrastrutture sono possibili obiettivi geopolitici – precisa – anche perché un attacco cyber costa meno di un attacco ‘fisico’ e in tal senso, le minacce ‘Apt’, instillate nelle infrastrutture critiche, possono essere usate anche a scopi ritorsivi».
«Il concetto di sostenibilità – spiega Marco Ciarulli, presidente Legambiente Marche – entrerà sempre di più nel campo delle aziende, perché intercetta non soltanto la sostenibilità ambientale, ma anche quella economica e della gestione interna delle imprese. Le tre cose, come spesso raccontiamo, vanno a braccetto (sostenibilità ambientale, economica e sociale) motivo per cui queste figure saranno sempre più richieste. Domani saranno figure “scontate” come oggi può risultare un contabile, oggi sono più di nicchia, ma la transizione ecologica che stiamo vivendo porterà con se anche una transizione delle competenze, che confluiranno maggiormente in questo ramo. Lo dimostrano anche i nuovi corsi di laurea che stanno nascendo, anche nelle Marche».
Ciarulli evidenzia che sia Univpm che Unicam stanno inserendo nella propria offerta formativa percorsi in questo settore. «Corsi immaginati e costruiti assieme ad aziende del territorio aggiunge -, proprio perché molte delle realtà imprenditoriali hanno capito il ruolo chiave di queste figure».