OSIMO – Il servizio civile oggi si svolge anche nel segno dell’ambiente. Sedici giovani marchigiani hanno deciso di andare in questa direzione e sono stati impiegati come operatori volontari di servizio civile ambientale, appunto, a partire dallo scorso 4 dicembre, per la durata di un anno. Sono giovani compresi tra i diciotto e i ventinove anni che provengono da Jesi, Osimo, Castelfidardo, Loreto, Recanati e San Benedetto. In queste prime settimane stanno seguendo un corso di formazione che durerà circa tre mesi presso Astea, per essere poi pronti ad applicare tutte le conoscenze sul campo, in tre diversi progetti chiamati Sviluppo Sostenibile Marche, Educazione Ambientale Marche e Talento Ambientale. Presteranno la loro opera in diversi enti e società attuatori dei progetti stessi, che sono il Comune di Camerano, la fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes di Loreto, la fondazione Ferretti di Castelfidardo, la cooperativa sociale Capitani Coraggiosi di San Benedetto del Tronto, e la cooperativa sociale Talento di Morrovalle.
Per Educazione Ambientale Marche Davide Mozzoni e Giovanni Pellei presteranno la loro opera da Capitani Coraggiosi, mentre alla fondazione Ferretti saranno attivi Eva Costa, Riccardo Pallotta, Noemi Palmieri, Ilaria Pettinari, Leonardo Serenelli e Sofia Vita. Per Sviluppo Sostenibile Marche Alessandro Falcioni e Marco Camilletti affiancheranno il Comune di Camerano, mentre alla fondazione Opere Laiche Lauretane ci saranno Aurora Paoletti e Alessandro Schiavoni. Per Talento Ambientale alla coop Talento presteranno servizio Matteo Alberico, Daniele Guardiani, Francesco Morra e Leonardo Giaconi. Il servizio civile ambientale è una specializzazione del servizio civile universale che promuove specifici progetti volti a preparare i giovani ad affrontare le sfide della rivoluzione verde e della transizione ecologica. Un’esperienza che offre la possibilità di svolgere un servizio in enti pubblici o organizzazioni no profit per contribuire alla tutela dell’ambiente e della natura. I giovani coinvolti promuovono la green economy per ridurre l’impatto ambientale e favorire il risparmio energetico, incoraggiano le imprese ad adottare pratiche sostenibili e a integrare le informazioni sulla sostenibilità nella loro rendicontazione periodica, e operano per il potenziamento del servizio di educazione ambientale nelle sedi di attuazione del progetto. I giovani saranno anche coinvolti a turno in Astea e collaboreranno con il team dedicato alla redazione del rapporto di sostenibilità, un’importante esperienza formativa che permetterà loro di partecipare alla progettazione, alla raccolta e la redazione di dati e alla pubblicazione di un documento che un numero sempre maggiore di aziende decidono di realizzare.
Un’esperienza da raccontare, per crescere e per inserirsi nel mondo del lavoro magari anche con un background diverso: «Presto servizio al Talento di Morrovalle – spiega Daniele Guardiani, uno dei sedici ragazzi che presteranno servizio civile ambientale –. Ho deciso di partecipare soprattutto per fare un’esperienza personale. È meno di un mese che frequento il Talento e credo che mi arricchirà, già ora mi sento utile per questa opportunità di lavorare al fianco di questi ragazzi. Lavoriamo in un’azienda agricola e si imparano un sacco di cose, sia a livello pratico sia sociale, visto che operiamo insieme a ragazzi con disabilità». Dell’iniziativa parla Roberto Pretini, coordinatore servizio civile universale per l’aggregazione, di cui è capofila la Grimani Buttari di Osimo: «Il servizio civile ambientale è una declinazione di quello universale – spiega Roberto Pretini – ed è finanziato in parte dalle politiche agricole e forestali, oltre che dal dipartimento per la gioventù e il servizio civile universale. Astea viene inserita in questo programma, Marche Ambientali, perché è un’azienda che ha delle best practice nel settore ambientale. Quindi i giovani operatori volontari che hanno aderito a uno dei tre progetti del programma collaboreranno anche alla stesura del bilancio di sostenibilità che Astea redige, un modo per conoscere le potenzialità di questi argomenti per le aziende e perché dovrebbero aprirsi a queste tematiche ambientali. Auspichiamo che per questi ragazzi possa essere l’inizio di un percorso. Il servizio civile universale è sempre più acquisizione di competenze e gli skill che potranno acquisire saranno utili per il mondo del lavoro».
Massimiliano Riderelli Belli, direttore generale del gruppo Astea, spiega la scelta di ospitare e formare questi sedici volontari: «E’ importantissimo lavorare sul futuro. Astea è da sempre impegnata nella sostenibilità e nel sostenere anche i nuovi talenti, i giovani che potranno contribuire al futuro della nostra comunità. In particolare educazione, sostenibilità e talento, di cui parla il progetto della Regione Marche, costituiscono le basi su cui abbiamo sempre lavorato per la sostenibilità e per il futuro del gruppo. Attingiamo a delle risorse e non dobbiamo comprometterle per le prossime generazioni. Lo sviluppo e la ricerca del talento potranno garantire un futuro migliore sia per la nostra comunità sia per l’azienda». Eugenio Paoloni, presidente della fondazione Ferretti di Castelfidardo, sottolinea l’importanza dell’apporto dei giovani nella tutela ambientale: «Svolgiamo una serie di attività soprattutto ambientali, ma anche storiche e sociali. Questi ragazzi si occuperanno prevalentemente di toccare con mano le attività ambientali insieme alle scuole, alla collettività e ai ragazzi con disabilità. Un’educazione a tutto tondo per la vita dell’uomo. Come fondazione siamo stati tra i primi ad attivare il servizio civile, ma è la prima volta per quello specifico ambientale. Mi aspetto da parte dei ragazzi il loro apporto: oggi come mai abbiamo bisogno che i ragazzi prendano coscienza di quelle che sono le necessità del nostro territorio, di come tutelarlo. E abbiamo bisogno che ci mettano del loro. Noi anziani siamo anni che facciamo questa cosa, adesso tocca a loro». Gabriele Astolfi, presidente della cooperativa sociale Talento di Morrovalle che accoglie quattro volontari, racconta la sua esperienza: «Da noi questi ragazzi si sporcano le mani, lavorano in campagna, coltivano l’orto, prestano servizio nella natura insieme a ragazzi con disabilità. Un grosso aiuto per noi, per svolgere le normali attività che si fanno in campagna, visto che siamo una cooperativa sociale prevalentemente agricola».