ANCONA – La Giunta, nel corso dell’ultima seduta, ha trasmesso al Consiglio delle Autonomie Locali i criteri attuativi degli interventi a favore delle disabilità gravissime per il 2017. Lo stanziamento per l’avvio dell’intervento ammonta per ora a 2,7 milioni di euro, a cui verrà aggiunta la quota che sarà trasferita in autunno dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il Fondo Nazionale non Autosufficienze 2017 con la quale si raggiungerà l’importo già garantito nell’anno 2016 di circa quattro milioni di euro. L’obiettivo è rafforzare sul territorio regionale la presa in carico della persona non autosufficiente attraverso un piano personalizzato di assistenza, che integri le diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale per assicurare continuità assistenziale.
Anche per quest’anno i beneficiari sono le «persone in condizione di disabilità gravissima», che hanno “indennità di accompagnamento” o definite non autosufficienti. Il beneficio non viene esteso agli ospiti di strutture residenziali, mentre è alternativo al progetto “Vita Indipendente” e all’intervento “Riconoscimento del lavoro di cura dei caregiver attraverso l’incremento del contributo alle famiglie per l’assistenza a persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica” e alla misura di “Assegno di cura” rivolto agli anziani non autosufficienti.
Nella stessa seduta, la Giunta ha stanziato un ulteriore milione di euro, quale misura integrativa straordinaria a sostegno delle persone disabili beneficiarie nel 2015 dell’intervento di “Assistenza Domiciliare Indiretta”, rimaste escluse dai benefici rivolti alle persone in condizione di disabilità gravissime per effetto dell’applicazione delle schede di valutazione ministeriali. La nuova procedura ministeriale aveva infatti costretto la Regione lo scorso anno ad abbandonare la precedente progettualità regionale denominata “Assistenza Domiciliare Indiretta al disabile in situazione di particolare gravità – ADI” e comportato la valutazione dei nuovi utenti ma anche la rivalutazione degli utenti già beneficiari negli anni precedenti dell’intervento regionale con il rischio per quest’ultimi di rimanere senza un sostegno economico.
Azioni anche a favore degli alunni con disabilità sensoriale. La Giunta ha definito criteri per l’attuazione degli interventi e per il riparto delle risorse da trasferire agli Ambiti Territoriali Sociali per l’anno scolastico 2017/2018. Per l’atto è stato richiesto parere alla Commissione assembleare competente e al Consiglio delle Autonomie Locali. Il Servizio Politiche Sociali e Sport, in via del tutto eccezionale e transitoria, nel corso dell’anno scolastico 2016/2017 aveva gestito direttamente gli interventi a favore della disabilità sensoriale. Con il nuovo anno scolastico la gestione passa agli Ambiti Territoriali Sociali. Per la realizzazione degli interventi rivolti agli alunni sensoriali, quali l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, i sussidi e supporti all’autonomia, l’adattamento dei testi scolastici e la frequenza di scuole o corsi presso istituti specializzati, gli Ambiti Territoriali Sociali potranno disporre di uno stanziamento pari a 1,3 milioni di euro. Nella definizione dei criteri si è tenuto conto di un giusto equilibrio tra la “libertà di scelta dell’operatore” in capo alle famiglie, fortemente voluta dalle associazioni di rappresentanza UIC ed ENS, la “tutela del lavoro” attraverso l’obbligo di regolari contratti e la “garanzia della qualità dei servizi” prevedendo la definizione del profilo professionale, i percorsi formativi e l’istituzione dell’elenco dell’Assistente all’autonomia e alla comunicazione.
«L’importante impegno assunto dalla Giunta – dichiara il presidente Luca Ceriscioli – si aggiunge a quanto già deliberato nelle scorse settimane in materia di sostegno ai cittadini disabili relativamente ai servizi di educativa scolastica e domiciliare e ai tirocini di inclusione sociale per oltre 11 milioni di euro, all’avvio del “Dopo di Noi” con un impegno pari a 2.340.000 euro e alla prosecuzione degli interventi finanziari per sostenere la “Vita Indipendente” a cui sono stati riservati 1.100.000 euro. Infine abbiamo voluto aggiungere fondi regionali per recuperare quella parte di cittadini disabili rimasti esclusi dal contributo per la “disabilità gravissima” in base ai nuovi criteri di valutazione imposti dal ministero dal 2016. Era un impegno che mi ero assunto alcuni mesi fa per gestire questa fase di passaggio e che ho rispettato».