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Dall’estero a Fabriano per migliorarsi nel gioco del basket

Sta volgendo al termine il primo anno del progetto IPA (Italian Prep Academy) organizzato da coach Daniele Aniello: nove giovani - inglesi e olandesi - sono stati nove mesi in città per una esperienza formativa qualificata. «È stato un programma molto utile e formativo», dicono i ragazzi

Coach Daniele Aniello con alcuni ragazzi inglesi e olandesi del progetto Italian Prer Academy al termine di un allenamento di tecnica individuale al PalaGuerrieri

FABRIANO – Si chiama Italian Prep Academy (più brevemente IPA) ed è nata nel 2012 per idea del tecnico marchigiano Daniele Aniello – ex coach della Ristopro Fabriano – e dell’inglese Emanuel Davies. Nei primi anni ha avuto sede ad Ascoli Piceno, poi, dallo scorso settembre 2017, Aniello ha trasferito con sé il progetto a Fabriano, dove stava allenando dalla stagione precedente.

«Cos’è l’IPA? – risponde Aniello – Si tratta di un programma che offre la possibilità a giovani ragazzi stranieri di fare l’esperienza di una stagione cestistica in Italia, di migliorarsi in un contesto di pallacanestro di più alto livello rispetto a quello che trovano nei loro paesi, allenandosi individualmente con intensità, ma anche con la possibilità di essere inseriti in squadre limitrofe che militano in campionati come la serie C, la serie D e la Promozione. Inoltre, fanno una piena esperienza di vita in Italia per quasi un anno. Tutto questo, indipendentemente dalle loro capacità tecniche. Questi ragazzi, insomma, investono su sé stessi, a fronte di una retta che prevede per loro vitto, alloggio, materiale, assicurazione e assistenza. Le loro prospettive sono di perfezionare il proprio bagaglio per quando ritorneranno in patria, ma anche aprirsi una porta, in caso di crescita e progressi evidenti, per poter giocare nei campionati italiani in cui il loro status glielo consente».

Sono stati nove, in totale, i ragazzi di questa stagione 2017/18, ospitati presso il Campus allestito al Seminario di Fabriano, provenienti da Inghilterra e Olanda, tutti di età compresa fra i 18 e i 20 anni.

A Fabriano hanno potuto effettuare una vera e propria “full immersion” di basket durata un campionato intero, sotto le direttive degli istruttori Daniele Aniello, Nuno Tavares, Fabio Panzini, Luciano Bolzonetti e Raul Cardenas.

La mattina allenamento di tecnica individuale, il pomeriggio con le rispettive squadre in cui sono stati inseriti (Gualdo Tadino in serie C umbra, San Severino in serie D, Bad Boys Fabriano in Promozione, Under 20 Basket School e – quando necessario – sono stati utili per “rinforzare” gli allenamenti della Janus Fabriano in serie B).

Coach Daniele Aniello è soddisfatto dei risultati ottenuti in questa stagione, che si concluderà con il mese di maggio, quando tutti torneranno a casa.

«Direi che il risultato è stato molto buono – dice. – I ragazzi sono cresciuti non solo a livello tecnico ma anche sotto l’aspetto delle motivazioni, acquisendo consapevolezza delle proprie possibilità di migliorarsi. Io credo che due o tre di loro possano già avere la possibilità di giocare in Italia in situazioni semi professionistiche: qualche offerta l’hanno ricevuta».

Un progetto, l’IPA, che è andato ad arricchire ulteriormente la già vivace attività cestistica fabrianese. «Quali sono i vantaggi di avere l’Italian Prep Academy in città? – risponde Aniello. – Direi molteplici. Dà la possibilità ad alcune squadre locali di avere a disposizione buoni giocatori giovani. Questi, contribuiscono a far progredire i anche i ragazzi locali, visto che alzano il livello degli allenamenti e delle formazioni in cui si trovano a giocare. Sono portatori di un interscambio culturale e linguistico con i nostri giovani, sempre utile per crescere come persone. Non ultimo, rappresentano una piccola economia per il territorio: un po’ come avviene per i nostri ragazzi che vanno a Londra per frequentare i corsi di inglese, questi ragazzi vengono qua per migliorarsi nel basket».

E per quanto riguarda il futuro? «C’è ugualmente la volontà di tenere qui il progetto IPA, dove ci sono le condizioni per farlo e tecnici pronti a portarlo avanti – conclude Aniello. – Anzi, il reclutamento è già in corso con diversi ragazzi stranieri per la stagione 2018/19, sono arrivate alcune richieste, l’obiettivo anzi è di raddoppiare a venti partecipanti».

Per capire come si sono trovati a Fabriano e com’è stata la loro esperienza, abbiamo sentito alcuni dei ragazzi che hanno preso parte quest’anno all’Italian Prep Academy.

L’olandese Donovan Van Wijngaarden, classe 1998, ha giocato con l’Under 20 di Fabriano e in serie C a Gualdo Tadino. «La cosa migliore di questa esperienza – dice – è stata quella di aver avuto la possibilità di allenarmi tecnicamente la mattina sugli aspetti individuali del gioco e, la sera, di giocare con una squadra senior».

Lo stesso percorso lo ha fatto l’inglese Obe Egbunike, anche lui del 1998, impegnato sia con l’Under 20 di Fabriano sia in serie C a Gualdo Tadino. «Il fatto di aver affrontato diverse situazioni – dice Obe – mi è stato molto utile: lavorare sulla tecnica, giocare nelle giovanili, confrontarmi con giocatori esperti di serie C…».

L’inglese Nathan Ramsdale Owen, classe 1998, ha avuto un’esperienza ancor più varia e intesa, avendo giocato con l’Under 20 di Fabriano, i Bad Boys Fabriano in Promozione e in allenamento a Matelica con l’Halley di serie C. «Nonostante con il linguaggio possano esserci state alcune barriere – racconta – per me la parte più bella di questa esperienza è stata quella di aver creato delle amicizie e dei legami sia con i ragazzi italiani che con gli stranieri».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’inglese Jonathan Alese, anche lui classe 1998, che ha giocato con l’Under 20 di Fabriano e in Promozione con i Bad Boys Fabriano. «Ho apprezzato molto il fatto di essermi immerso in un nuovo modo di fare, in una cultura diversa», confida lui.

L’olandese Scott Kraaijenbosch, del 1998, ha giocato con l’Under 20 di Fabriano, i Bad Boys e si è allenato con l’Halley Matelica di serie C. «Ho avuto la possibilità di allenarmi molto – dice – e vedere i progressi settimana dopo settimana a livello di tecnica, velocità e tutto il resto».

Hanno preso parte all’IPA anche l’olandese Randy Stegenga (il più giovane essendo del 2000, impegnato con l’Under 18, l’Under 20 e i Bad Boys Fabriano), l’inglese Isaia Alexis (classe 1998, ha giocato con l’Under 20 e a San Severino in serie D), l’inglese Keanen Williams (classe 1997, aggregato ai Bad Boys fino a Natale) e l’olandese Bjorn De Vries (classe 1999, giunto a Fabriano solo per quest’ultimo mese).