MATELICA – Si chiama “La danza delle vita”. Ed è il nome dell’iniziativa dedicata all’adolescenza che si tiene giovedì 21 settembre (ore 21) al teatro Piermarini di Matelica. «Abbiamo voluto ripartire dagli adolescenti perché spesso, sempre più spesso sono non compresi. Occorre infatti ripartire dalle loro emozioni, recuperare quelle dei loro primi sette anni di vita…Questo per evitare poi che nella fascia di età compresa tra i 13 e i 27 anni circa possano cadere nel vizio, nella disperazione, nell’isolamento. Ecco allora l’importanza di questo incontro: fermarsi, riflettere e riscoprire le emozioni, non è un caso che in questo “viaggio” ci sia anche Emiliano Toso», spiega Roberta Cesaroni, relatrice, tra le ideatrici dell’evento e coach adolescenziale.
L’ingresso all’appuntamento è gratuito. L’iniziativa, che si svolge nella Giornata mondiale della Pace e della Gentilezza, si inserisce nel cartellone della III edizione delle Giornate Bigiarettiane “Nutrire il talento”, organizzato dal Comune di Matelica, con la compartecipazione di Help SOS Salute E Famiglia ODV – AGE San Severino Marche, Medicina per Me, Roberta Cesaroni coach e consiglio regionale delle Marche.
L’incontro si rivolge a genitori, insegnanti ed educatori con l’obiettivo «di osservare in profondità l’universo dell’adolescenza tra sensi, chimica, emozioni, amore, felicità e l’educare. Un incontro per ripartire dalla bellezza: interiore, dei primi istanti di vita, del vivere le emozioni quelle emozioni che portano i giovani ad allenare il proprio talento e quindi la felicità. Le emozioni che si vivranno in sala saranno amplificate, prorompenti, inaspettate», spiegano i promotori.
A moderare l’incontro la giornalista e ideatrice del format Medicina per Me! Agnese Testadiferro. Presenti, la coach adolescenziale (e promotrice) Roberta Cesaroni e Emiliano Toso, biologo molecolare e musicista che con la magia delle note del suo pianoforte accordato a 432Hz riesce a diffondere vibrazioni fino a raggiungere tutte le cellule del corpo. «Occorre far riflettere i genitori, occorre sapere che bisogna puntare ad educare all’amore e non alla punizione: amore vuole dire, vicinanza, comprensione, è emozione», conclude Cesaroni.