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Dare vita a un circuito museale contemporaneo regionale che parta da Fabriano

A lanciare la proposta è la presidente della Fondazione Museo Guelfo, Marisa Bianchini. «Sarebbe un valore aggiunto per tutto il territorio», coinvolgendo le eccellenze regionali

Il cantiere

FABRIANO – Un circuito museale contemporaneo che parta da Fabriano. A lanciare la proposta è la presidente della Fondazione Museo Guelfo, Marisa Bianchini. «Sarebbe un valore aggiunto per tutto il territorio».

Sono da poco partiti ufficialmente i lavori per la realizzazione del Museo Guelfo e Internazionale di Arte Contemporanea, nei locali contigui alla Biblioteca comunale che accoglieranno così le opere pregiate dell’artista Guelfo e, a rotazione, opere della collezione internazionale di grandi artisti documentati nella storia dell’arte moderna e contemporanea come Chagall, Mirò, De Chirico. Ha preso spunto da ciò, Marisa Bianchini per lanciare la sua proposta: un circuito Museale Contemporaneo per la realizzazione di una rete regionale dei musei e delle collezioni di arte contemporanea.

«Un vero e proprio network dei contenitori culturali della Regione Marche. Strutture di rilievo che espongono opere e collezioni appartenenti al periodo artistico contemporaneo. Il circuito Museale potrebbe partire proprio da Fabriano, con la prestigiosa collezione Ruggeri–Mannucci, allestita nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, con la collezione “La Casa di Ester” allestita all’interno della Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” che comprende opere dei grandi protagonisti del 900 italiano come Balla, De Chirico, Dorazio, Burri, Fontana, Arnaldo Pomodoro. La rete museale potrebbe proseguire poi con la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Sassoferrato, il Mam’S che oltre alle opere sempre presenti sta ospitando la mostra “La Devota Bellezza” dedicata a Giovan Battista Salvi detto “il Sassoferrato”, con la galleria di Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno e tante altre perle della nostra Regione come le sezioni di arte novecentesca della Pinacoteca  Civica di Jesi, della Pinacoteca Podesti di Ancona e la Collezione del 900 italiano di Palazzo Ricci a Macerata», spiega la presidente Bianchini.

«Una rete che potrebbe rappresentare senza dubbio un valore aggiunto per tutto il nostro territorio. Per ora l’auspicio è quello di collegare le strutture della Regione, ma in futuro si potrebbe pensare anche a un network che comprenda anche altre realtà di spicco a livello nazionale».

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