FABRIANO – Incredibilmente ancora in attesa dei dati ufficiali del primo turno, Fabriano si prepara a vivere due settimane ancora di campagna elettorale per sapere il nome del prossimo sindaco di Fabriano. Si preannuncia un duello interessate dall’esito incerto.
In primis, però, la cronaca sui dati. Mancano ancora tre sezioni, dopo oltre 15 ore dall’inizio dello spoglio. Si tratta dei seggi n. 4, 14 e 22. Per quest’ultima, sono arrivati in città alcuni componenti della commissione elettorale centrale per procedere allo spoglio. Mentre per le altre due si sta procedendo a riconteggio per via di alcune problematiche riscontrate nell’attribuzione di preferenze contestate.
Tornando, però, al dato politico, a parlare a mente fredda sono i due contendenti.
«Nei pronostici partivamo secondi e invece siamo arrivati primi. Questo è un risultato positivo e siamo soddisfatti di quanto fatto fin qui», dichiara il candidato di Insieme per Fabriano, Giovanni Balducci, sostenuto dalle liste di Fabriano Popolare, Liberamente, Partito Democratico e Rinascimento-Uniti per Fabriano. «Le prossime due settimane saranno appassionate. Noi, di certo, non cambieremo la nostra linea, non urleremo come fatto da alcuni, ma punteremo sui progetti concreti. Il nostro, come ho sempre detto, è un programma aperto per tutti coloro che vogliono bene a Fabriano, però non faremo nessun apparentamento. Ma, lo ribadisco, siamo pronti ad accogliere qualsiasi contributo di idee. Per questo siamo pronti ad aprirsi ai quattro candidati sindaco esclusi dal ballottaggio e, soprattutto, a tutti coloro che non sono andati a votare in questo primo turno. La bassa affluenza non è un bel segnale, ci dispiace l’astensionismo anche perché si rischia che al ballottaggio si rechi alle urne la metà degli aventi diritto o anche meno. Queste percentuali così basse ci impongono una riflessione: dovrà essere recuperato in qualsiasi modo il rapporto con la città», ha evidenziato Balducci. «Certo parto in vantaggio, ma l’esito del secondo turno non è scontato, la differenza è minimale, ma io per natura sono ottimista. In questi giorni valuterò, perché ci sto ragionando, se rendere nota la Giunta. Posso sicuramente affermare che la struttura e le deleghe sono pronte da tempo».
Secondo Gabriele Santarelli sostenuto dal Movimento 5 Stelle, «il 57% di affluenza rappresenta una sconfitta per tutti. In questi 15 giorni, ma soprattutto nei prossimi anni, bisognerà riflettere su questo dato e lavorare per riportare partecipazione in una città che è stata fatta addormentare, che è stata esclusa dalla vita politica. Tra amministrazione e cittadini è stato sollevato un muro invalicabile che va abbattuto. Bisogna riportare i cittadini dentro l’istituzione, coinvolgerli e renderli consapevoli e protagonisti del loro futuro. Il risultato della lista del M5S pari al 29% porta ad essere la prima lista con enorme distacco dalla seconda. Un risultato importante che arriva da cinque anni di dedizione alla città e lavoro onesto e intransigente. Un risultato che arriva da una campagna elettorale fatta in mezzo alle persone, incontrando singoli e famiglie per farci conoscere, battendo il territorio per raccontare una città possibile. Evito le parole di circostanza. Solo grazie a tutti», il post su Facebook di Santarelli che integra la dichiarazione. «Al ballottaggio si misurerà la voglia di cambiamento che c’è in città e ognuno deciderà in base a questo. Come amministrato loro lo abbiamo già visto, noi ne proponiamo uno differente non solo nei prossimi 5 anni, ma per lungo tempo. Se vogliono essere coinvolti o se preferiscono, come al solito, stare a guardare e sperare che chi ha ricevuto la loro delega faccia le cose per bene», conclude.
Fin qui le dichiarazioni dei due contendenti rimasti. Ancora i dati relativi alle preferenze di ciascuna lista e, quindi, candidato alla carica di consigliere comunale, va affinato. Ma, in linea di massima, si può tentare una ripartizione verosimile. Per quel che riguarda la composizione delle opposizioni, qualunque sia l’esito del ballottaggio, il candidato perdente al secondo turno dovrebbe portare su cinque rappresentanti in Assise. Gli altri quattro posti a disposizione dovrebbero essere ripartite equamente fra Vinicio Arteconi-Fabriano Progressista e Vincenzo Scattolini con l’ingresso di un candidato dalla lista omonima di sostegno. Mentre Lega e Fratelli d’Italia non dovrebbero essere della partita.
Per quel che riguarda la composizione della maggioranza in caso di vittoria della coalizione Insieme per Fabriano: nove seggi al Pd, tre a Fabriano Popolare, due a Rinascimento-Uniti per Fabriano e uno a Liberamente.
Nel caso in cui dovesse vincere Santarelli, entrerebbero i primi 15 candidati della lista del Movimento 5 Stelle.
Da sottolineare, infine, che questi scenari sulla composizione del prossimo consiglio comunale sono suscettibili ancora di modifiche.