Ancona-Osimo

Al via la decima edizione di “Tipicità in blu”: «Ancona sulle vetrine internazionali, tra aperitivi e sostenibilità»

La novità 2023 è l’internazionalizzazione con interventi sui temi della sostenibilità ambientale da Giappone, Spagna, Grecia e Scozia

Un momento della presentazione di Tipicità in blu ad Ancona

ANCONA – Al via la decima edizione di “Tipicità in blu“, il festival del mare diretto da Angelo Serri. Menù gourmet, aperitivi, cultura culinaria e blue economy. Di questo e di molto altro si parlerà dal 18 al 21 maggio, quando il mare incontrerà le persone. «Nove anni fa – racconta Serri – è stata una scommessa. Abbiamo creduto fortemente in questo evento insieme al Comune di Ancona, perché questa città è un museo a cielo aperto dove studiare la blue economy in tutte le sue sfaccettature: troviamo la pesca, la ricerca, la sostenibilità ambientale, la crocieristica, lo sport e la cantieristica, sia quella grande sia quella di lusso».

Angelo Serri

«Ad Ancona c’è tutto – prosegue Serri – un futuro in blu in cui abbiamo investito. Un festival che sta diventando polo di attrazione in tutta Italia. Per gli addetti ai lavori, è polo di attrazione da Alto e Medio Adriatico all’altra sponda, perché questa è l’unica manifestazione in Adriatico che parla di questi temi».

La novità 2023 è l’internazionalizzazione: «Nella parte più squisitamente spettacolare, Tipicità in blu si internazionalizza – prosegue il direttore – con interventi di chef sui temi della sostenibilità ambientale da Giappone, Spagna, Grecia e Scozia».

Tra i partner dell’evento, anche la catena ˈThe begin hotelsˈ (col Seeport e Seebay, ndr) di Guido Guidi: «Noi siamo molto legati al mare e tutte le nostre strutture, da Ancona al Salento fino a Trieste sono tutte affacciate sull’acqua e legate intimamente al mare, da cui ne traggono sia beneficio, dal punto di vista dell’eccellenza gastronomica, sia sul lato della valenza economica. Perché tutte le attività economiche che insistono sul mare hanno un decisivo impatto nell’attività economica dei nostri alberghi».

Le giornate della blue economy esplorano la prospettiva blu in tutte le sue molteplici sfaccettature, con prestigiosi ospiti ed esperti nazionali ed internazionali a confronto sulle esperienze di territori italiani ed esteri. Sono in programma specifici focus su nautica e cantieristica, sviluppo territoriale costiero e città portuali, sostenibilità ed opportunità imprenditoriali. Grande attenzione rivolta anche a futuro della pesca, acquacoltura, risorse idriche e risorse energetiche marine.

Tipicità in blu, gli appuntamenti

Il Festival si concentra nelle giornate di sabato 20 e domenica 21, con un ricchissimo programma di esperienze immersive alla Mole Vanvitelliana. Giappone, Scozia, Grecia, Spagna, Albania e tante altre esperienze di assaggio e narrazione gastronomica da godere nei cooking-talk show. Un villaggio del gusto proporrà fritti e arrosti della gastronomia marinara locale, aperitivi gourmet, il prelibato stoccafisso all’anconitana, vini “ribelli”, ossia alternativi alle classiche denominazioni, ed una selezione tutta lieviti e fermenti con “Birracconti”.

Personaggi e volti noti animeranno la kermesse. Tra gli altri,  ci sarà pure Beppe Convertini, conduttore di Linea Verde, Andrea Amedei di Decanter, Giovanna Ruo Berchera di Geo & Geo e Michele Romano, per Il Sole 24 Ore.

Tante le mostre e i percorsi: ce n’è ad esempio una che si chiama “Uomini delle Navi”, sulla storia del porto di Ancona dal 1500 alla Seconda guerra mondiale, quella fotografica “Pianeta Mare”, a cura di Yann Arthus-Bertrand e Brian Skerry, ed il Museo Tattile Statale Omero. Come se non bastasse, ci sono persino percorsi turistici in blu curati dagli studenti del Savoia Benincasa di Ancona (a partecipare, è una classe terza dell’istituto dorico) e, con il “Marciaronda”, arriva la possibilità di esplorare mare e terra dai camminamenti di ronda delle mura della Mole.

Il 20 maggio, tutto pronto per festeggiare la giornata della sostenibilità, che verrà celebrata alla Mole, con attività di educazione divertente e di degustazione guidata, a cura di AMAP Marche – Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca.

Alla presentazione del programma, anche l’assessore alla Cultura uscente, Paolo Marasca: «Quando si avviano percorsi che diventano qualcosa di importante e assumono una loro autonomia, beh, è il massimo che si può ottenere da amministratore. Io e l’assessore Fiorillo, con la Camera di commercio, dieci anni fa, abbiamo creduto talmente tanto in questa iniziativa perché eravamo convinti che fosse un treno da non perdere. Ed effettivamente gli ultimi 10 anni ci hanno dato ragione. Questo è un festival che dà visibilità nazionale alla città e di questo siamo contenti».

Per le info sul programma completo, www.tipicitainblu.it