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Decreto Sicurezza, l’affondo del sindaco di Fabriano contro la Lega

Nessuna messa in discussione ma solo un dovere di capirne gli effetti concreti. La forte replica del primo cittadino Gabriele Santarelli, alle dure parole che la Lega gli ha rivolto nella giornata odierna

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli con la fascia tricolore
Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli con la fascia tricolore

FABRIANO – Nessuna messa in discussione del Decreto Sicurezza, ma solo un dovere di capirne gli effetti concreti. Questa, in estrema sintesi, la forte replica del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, alle altrettanto dure parole che la Lega gli ha rivolto nella giornata odierna.

«Come Sindaco sono chiamato e tenuto a prendermi cura di tutte le persone che vivono nel nostro territorio, nel rispetto delle leggi dello Stato. Questo non l’ho mai messo in discussione e anzi, sono proprio loro a farlo quando asseriscono che ci sono persone che “senza nessun titolo fa man bassa di ogni agevolazione”. Se hanno testimonianza di questa situazione di illegalità facciano denuncia formale. Nel mio post accusavo anche i sindaci “ribelli” di non aver mai alzato un dito contro altri provvedimenti ben più impattanti sulla vita delle comunità e di utilizzare questo tema in modo strumentale. Ma questa parte i rappresentanti della Lega devono averla saltata o forse non era loro utile per fare una polemica», il j’accuse di Santarelli.

Quest’ultimo non si stupisce della strumentalizzazione delle sue parole. «D’altra parte sono gli stessi che per mesi hanno fatto campagna mediatica raccogliendo firme accusandomi di aver autorizzato l’apertura della seconda Moschea a Fabriano e sono sempre gli stessi che avevano organizzato le ronde cittadine per garantire la sicurezza. Chissà che fine avranno fatto. Slogan e mistificazione. Mi accusano di voler mettere in discussione il decreto sicurezza. Falso. Ne voglio parlare senza preconcetti (sapranno cosa significa?) per capirne gli effetti sulla comunità che sono stato chiamato a guidare. Mi pare il minimo. Loro che con disprezzo definiscono il tavolo Sconfiniamo un “progetto al cui interno c’è di tutto” possono limitarsi a fare campagna elettorale infinita, io la mia l’ho già vinta e ora credo sia mio dovere ascoltare e capire. È vero, il tavolo Sconfiniamo raccoglie tante esperienze diverse e tante associazioni impegnate nel sociale ed è stato fondato e viene partecipato dall’Ambito Sociale 10. Quindi non capisco se la Lega a Fabriano intenda attaccare anche l’operato dell’Ambito Sociale», prosegue il primo cittadino.

In coda, un’ulteriore dose di veleno. «Ribadisco con forza l’autonomia della nostra Giunta e del gruppo di maggioranza da qualsiasi tipo di contratto, saremo sempre pronti a criticare eventuali provvedimenti che dovessero essere presi anche con il voto del Movimento 5 Stelle. A differenza loro, noi non abbiamo alcuna segreteria a indicarci cosa fare e non strizzeremo mai l’occhio a persone che “abbeliscono” i propri profili Facebook con immagini inneggianti il Duce, croci celtiche e svastiche variamente camuffate. Rispetto le opinioni di tutti, ma non le offese e le accuse gratuite soprattutto quando arrivano da questi soggetti. Li lascio volentieri a loro».