MONTEMARCIANO – Mancata manutenzione, pericolosità, degrado. Sono i motivi per cui il comitato “Forcella nel Cuore” segnala lo stato di abbandono relativo al sottopasso e ai marciapiedi del quartiere a nord di Montemarciano, al confine con Marzocca di Senigallia. Un’infrastruttura importante quella che bypassa statale 16 e ferrovia adriatica, sia per l’estate quando il quartiere si popola di turisti, sia d’inverno in quanto rappresenta uno snodo fondamentale per la sicurezza.
Il sottopasso della statale Adriatica (che in quel tratto prende il nome di via Marina) permette infatti di collegare le abitazioni delle vie Po, Adige e Piave con il lungomare. La segnalazione nasce però non tanto per un’esigenza estetica promossa da quanti hanno una seconda casa a Forcella: è soprattutto una questione di sicurezza. Per chi deve prendere l’autobus in direzione Senigallia, come gli studenti, il sottopasso rappresenta l’unica via di accesso alla fermata in totale assenza di pericoli, per non dover attraversare la statale, cosa impensabile sia di sera che di giorno. Ma per anziani e bambini, i detriti che si staccano dai muri dell’infrastruttura, o i ferri logori che sporgono, diventano un problema per il transito.
La mancata manutenzione diventa quindi un tema molto serio, su cui i residenti chiedono con forza che si intervenga ma senza che venga chiuso l’accesso. Sui social da tempo i componenti di “Forcella nel cuore” hanno evidenziato i problemi che riguarderebbero anche i marciapiedi. «Da anni chiediamo la manutenzione della parte di competenza del Comune di Montemarciano – lamenta la presidente del comitato, Daniela Pezzuto. Il sottopasso presenta notevoli danni e crepe: il cemento a causa dell’erosione e delle mancate manutenzioni cade a pezzi, mostrando le strutture in ferro logore, con pezzi di ferro che sporgono fuori dal muro. Ciò rappresenta pericoli per l’incolumità di adulti ma soprattutto di bambini, con la conseguente responsabilità che ne deriva a carico dell’Amministrazione, qualora si verificasse un incidente. Lo stesso dicasi per lo stato di tenuta dei marciapiedi, e la più totale assenza di scivoli che possano agevolare il transito dei disabili».
La freccia è stata scoccata verso l’amministrazione comunale, colpevole, secondo il comitato, di non aver fatto la sua parte: «Neanche un euro è stato stanziato». Al contrario di Rfi che, affermano dal comitato, sarebbe già intervenuta sul sottopasso nel tratto di sua competenza.