PESARO – Sintomi da coronavirus, ma niente tampone. È quello che denuncia una coppia di pesaresi con bambini. Lei è Maria Rosa Conti, consigliera comunale in forza alla maggioranza a Pesaro.
«Questa mattina lunedì 23 marzo 2020 è arrivata la telefonata tanto agognata dall’Ufficio di Prevenzione – racconta la Conti – speravo mi dicesse quando sarebbero venuti a fare il tampone a me e mio marito, sintomatici da ben quindici giorni e con contatto diretto con persona dichiarata positiva al virus il giorno 15 marzo 2020.
Ebbene l’operatrice invece mi dice che da oggi i sintomatici con contatto diretto con positivo sono considerati positivi a priori. Se non sono soggetti a rischio devono farsi curare per Covid-19 dal medico di base. Morale della “favola”: io e mio marito restiamo a casa con due bambine di otto e dodici anni a pregare di sopravvivere».
La consigliera si chiede: «Ma dov’è qui il servizio sanitario al quale abbiamo versato i contributi per almeno 30 anni? Perché in Emilia Romagna hanno creato task force dedicata solo ai tamponi? Non ritengo giusto affidarsi alla fede e alla preghiera, perché abbiamo persone che governano con nome e cognome».
La denuncia della consigliera comunale: «Sintomatici da giorni, ma niente tampone»
Maria Rosa Conti, in forza alla maggioranza a Pesaro, sintomatica sia lei che il marito da quindici giorni, spiega la spiacevole situazione che sta vivendo chiusa in casa con le due bambine di otto e dodici anni