Attualità

Devianze giovanili, Osimo istituisce un tavolo permanente

Il Comune è alle prese da settimane con il problema, secondo gli esperti conseguenza del post pandemia, periodo risentito in maniera pesante dai più giovani

L'incontro per parlare dei giovani in Comune a Osimo
L'incontro per parlare dei giovani in Comune a Osimo

OSIMO – Affrontare insieme il problema dei giovani, “annoiati” dopo mesi di pandemia e spesso responsabili di danneggiamenti all’arredo urbano anche del centro storico di Osimo. È l’intento del Comune osimano alle prese da settimane con il problema, conseguenza, dicono gli esperti, proprio del post pandemia, della fine del periodo più duro dell’emergenza sanitaria, risentito in maniera pesante dai più giovani.

Il sindaco Simone Pugnaloni ha annunciato che non prorogherà l’ordinanza anti alcol e asporto oltre il 31 marzo, giorno della fine dello stato di emergenza, ma anche se il problema dopo settimane sembra essere rientrato, i residenti del neonato comitato che ha raccolto 188 firme per avere più controlli, chiedono che il centro non venga abbandonato. Non mollano anzi e non permetteranno che si torni alla situazione precedente. «La Polizia e il Prefetto e l’amministrazione stanno facendo un ottimo lavoro e la città sta respirando tornando a ritmi normali – dicono dal comitato -. Speriamo non si torni al degrado di prima e comunque non lo si potrà permettere. Ci si aspetta che venga rimodulata una normativa che permetta la convivenza con tutti ma che sia poi fatta rispettare in maniera ferrea. Attendiamo il completamento della copertura tramite telecamere». In un recente incontro la Cna ha proposto di unire i locali del centro storico per una sorveglianza privata, sarebbe costosa ma al momento l’ipotesi non è stata rigettata.

L’incontro in Comune

Se ne è parlato tanto sabato scorso (12 marzo) nella sala maggiore del Comune di Osimo con la partecipazione dei dirigenti delle scuole, di varie associazioni culturali, della Caritas, della Croce rossa, degli Scout, delle forze dellordine, delle assistenti sociali del Comune di Osimo, delle operatrici della biblioteca comunale, tutti convocati dal sindaco Simone Pugnaloni e dall’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni. Tra le prime iniziative ci sarà un sondaggio per raccogliere le idee dei giovani e un tavolo tecnico che vedrà riunite le comunità educanti per progettare insieme.

«Si tratta di un appuntamento periodico teso a individuare iniziative e provvedimenti volti a ravvivare l’entusiasmo dei nostri ragazzi, troppo spesso preda della paura e dell’incertezza del futuro – spiega il primo cittadino -. Per iniziare, sarà messo a punto un questionario, strumento utile a comprendere e monitorare in modo approfondito le esigenze concrete dei giovani e a indirizzare politiche ad hoc a loro esclusivo vantaggio perché tornino finalmente a sentirsi e ad essere protagonisti. Ne hanno tutto il diritto. L’obiettivo è lavorare insieme, mettersi in rete e sentirsi corresponsabili dell’educazione dei ragazzi attraverso una co-progettazione, stabilendo patti di comunità e alleanze educative – dice Andreoni -. È necessario sentirsi parte integrante di una comunità educante che mette a disposizione spazi, idee, professionalità, esperienze e competenze nell’ottica di un welfare di comunità. È stato un confronto ricco e importante, un primo passo verso per un percorso da sviluppare insieme. Convinti tutti che al centro dovranno esserci i giovani e la programmazione dovrà partire dai loro desideri, dai loro bisogni. Dovranno essere i giovani a richiedere ciò di cui hanno bisogno».

Dal comitato di quartiere di Osimo Stazione e Abbadia, dove si sono verificati piccoli atti vandalici al patrimonio pubblico, dicono: «Siamo stati invitati a partecipare anche noi. Tutti chiedono più luoghi di aggregazione per i giovani, e la necessità di unirci e fare rete. Amministrazione concorda e garantisce di aderire ad iniziative che coinvolgano i giovani. Anche i professori sottolineano la necessità di luoghi dove i giovani possono aprirsi, realizzare e socializzare, dicono che molti ragazzi sono ansiosi, e manifestano incertezza su futuro. Bella la similitudine di uno scout, i giovani sono come una molla, fino a che erano liberi tutto ok, poi durante la pandemia si sono sentiti schiacciati come molle compresse. Adesso che vengono pian piano liberate saltano e lo vediamo dai rendiconto delle forze dell’ordine. Importante è anche dare ai giovani progetti da fare anche a lungo termine che si devono preparare durante l’anno. Ritornare alle abitudini, all’equilibrio, alla speranza nel futuro e alle mille possibilità che hanno perso durante i lockdown. Siamo intervenuti come consiglio di quartiere ribadendo il nostro “problema”, tante potenzialità, tante risorse tra i nostri giovani, tante idee ma nessun luogo dove esprimersi. Speriamo che da questo incontro nasca qualcosa di costruttivo per i giovani ma anche per tutti i cittadini volenterosi».

I controlli

È stato poi un altro sabato sera di controlli quello appena chiuso in centro a Osimo da parte delle pattuglie del Commissariato di Polizia di Osimo, dei Carabinieri e della Polizia locale. Come sta avvenendo nelle ultime settimane, si è registrata una presenza di persone inferiore a quella abituale, probabilmente legata alla recente apertura delle discoteche, prese d’assalto dai giovani. Una serata ordinata, durante la quale sono state controllate molte persone, circa 150, tra cui avventori di locali di somministrazione di alimenti e bevande, senza riscontrare irregolarità. Nessuna violazione neanche alla normativa Covid-19.