LORETO – Il Comune abbatterà 10 pini nello storico viale di Loreto Stazione, dove è passato anche Papa Giovanni XXIII nella sua prima uscita alla città Mariana, e tra i residenti monta la protesta. «Ci hanno informati a cose ormai decise – tuona Piergiuseppe Rossi, abitante della frazione – sono alberi sani e per noi hanno un valore».
Tutto inizia da una lettera che lunedì scorso è arrivata nelle cassette della posta dei residenti. Il sindaco, Paolo Niccoletti, e l’assessore ai lavori pubblici Marco Ascani, hanno informato che questa mattina (16 ottobre) la strada di via Rampolla, sarà interessata dall’abbattimento di 10 alberi e inizieranno i lavori di rifacimento dei marciapiedi danneggiati e del manto strale con successiva piantumazione di 40 piante. Ma agli abitanti la decisione non va bene. «La settimana scorsa abbiamo convocato una assemblea – continua Rossi – per avere dei chiarimenti e sapere se c’era un progetto per ripristinare il verde ma sindaco e assessore sono venuti solo alla fine e ci siamo lasciati in malo modo. Avremmo voluto essere interpellati». Un accenno all’abbattimento per permettere il rifacimento della strada era stato dato questa estate in una assemblea di quartiere alla quale però diversi residenti non avevano partecipato per impegni. «Sono andato a vedere la delibera – dice Rossi – c’è anche il parere di un agronomo che diceva di abbattere solo tre piante. Noi vorremmo salvare le altre. Sono la storia di questo quartiere».
La vicenda viene sollevata anche dal consigliere di maggioranza Roberto Bruni.
«Una decisione sbagliata – sottolinea Bruni – sotto diversi aspetti. In primis perché c’è stata una totale assenza di informazione e di coinvolgimento dei cittadini del quartiere. Era necessario organizzare un incontro pubblico specifico sul tema, presentare ai residenti un dettagliato progetto dell’intervento, condividere con gli stessi le eventuali soluzioni al problema ed ascoltare eventuali proposte. Questa – conclude il consigliere, è la prassi che è stata sempre utilizzata in passato, perché un’amministrazione attenta e responsabile si confronta sempre con il cittadino e lo rende attivo nelle scelte da intraprendere. In secondo luogo ritengo che la decisione sia sbagliata in quanto questo intervento porterà a modificare per sempre la conformazione storica e la bellezza naturale del viale, viale che viene percorso anche da turisti e pellegrini che raggiungono il Santuario della nostra città e perfino ben visibile dai filmati storici della visita di Papa Giovanni XXIII che giunse a Loreto in treno».