FABRIANO – Si è tornati in piazza per salvaguardare l’ospedale Engles Profili di Fabriano. Dalle 9:30 di questa mattina, su input dell’associazione Fabriano Progressista, ci si è ritrovati per riaccendere i riflettori sulle sorti del presidio ospedaliero cittadino. Presente anche il sindaco, Gabriele Santarelli, l’imprenditore Urbano Urbani, il vescovo emerito, mons. Giancarlo Vecerrica e la Lega.
«I servizi ospedalieri già critici vanno peggiorando di giorno in giorno: lo dimostrano il cronico sottodimensionamento degli organici, le ormai strutturali lacune delle sedi di molti reparti e la sottostima dei danni prodotti dalla contingenza sismica. Gravissimi sono i ritardi relativi alla refertazione delle analisi, spedite per lo più ad altri ospedali, incluse le biopsie fondamentali ai fini di eventuali rapidi interventi chirurgici. In pediatria un solo medico in servizio non può certo garantire né guardia né reperibilità, il che inevitabilmente comporterà la chiusura del punto nascita. E si potrebbe continuare con tanti altri esempi di inefficienze e disservizi, come il notevole aumento delle liste d’attesa, ampiamente noti alla cittadinanza che vede quotidianamente insoddisfatte o ritardate aspettative e speranze di tempestivi e adeguati interventi. Chi governa questa città si preoccupa forse delle condizioni in cui versa il diritto alla salute dei cittadini fabrianesi? Chi amministra e gestisce una situazione tanto deficitaria, se non fallimentare, è consapevole di quanto accade nella sanità fabrianese? non dovrebbe trarne le debite conseguenze?», le parole dell’associazione Fabriano Progressista affidate a una nota.
Presenti anche i componenti del coordinamento di cittadini nato in difesa dell’ospedale. «La nostra attenzione è alta soprattutto in merito all’imminente futuro del reparto di Pediatria, oltre che dell’intera struttura. Ricordiamo che Fabriano rischia concretamente di perdere un reparto fondamentale per la cura dei nostri figli».
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Ha aderito, inoltre, il Forum per la sanità pubblica della provincia di Ancona. «Da anni è in atto nei nostri territori un processo di drastico ridimensionamento delle strutture ospedaliere, processo che nello stesso tempo vuole favorire il massiccio ingresso dei privati nella sanità pubblica. Nell’esprimere la nostra completa solidarietà alle forze sociali e civiche fabrianesi di nuovo mobilitate, dopo le iniziative di due anni fa contro la chiusura del punto nascita, ribadiamo l’impegno del nostro Forum nella difesa della sanità pubblica, per il suo rafforzamento, come dettato dall’articolo 32 della nostra Costituzione.