«La trasformazione digitale incombe. Fa parte ormai del “presente” di tutte le piccole e medie imprese italiane consapevoli che si tratti di un percorso obbligatorio; perché altrimenti rischiano di essere escluse dallo sviluppo dei prossimi anni e senza alcuna esagerazione, di essere tagliate fuori dal mercato». Così Giulia Roccetti Digital Strategist di Mc Marketing e Comunicazione su imprese e digitalizzazione.
È quello che viene da molti chiamato Darwinismo Digitale. «Solo le aziende che hanno saputo (o sapranno) adeguarsi ai cambiamenti del mercato cogliendo le opportunità delle nuove tecnologie, otterranno effetti positivi in termini di sviluppo delle vendite, ricerca di nuovi clienti e visibilità della propria realtà aziendale. In particolare, è dimostrato che solo gli imprenditori che investono in una strategia digitale organica e consapevole raggiungono, nel breve-medio periodo, i risultati migliori», dice la manager.
A fare la differenza anche in questo caso sono le persone. Sono le persone e non le tecnologie che trasformano le idee in nuove soluzioni di business. «Da questo punto di vista, perciò, il tema culturale diventa di grande attualità e centralità – spiega Roccetti -. Al fine di accelerare questo percorso verso la digitalizzazione risulta strategico, a nostro avviso, lavorare sulle persone così che comprendano le opportunità del web in termini di sviluppo vendite e ricerca clienti. La formazione costante di imprenditori e manager aiuta le aziende italiane a progredire nel digitale e le web Agency come la nostra ad essere promotori di un linguaggio comune che sappia accrescere il livello culturale intorno a questi temi».