FABRIANO – Diocesi di Fabriano-Matelica in festa per la una nuova ordinazione presbiterale. Ieri pomeriggio, 19 settembre, alle 18, nella Cattedrale di San Venanzio martire, Francesco Olivieri è stato ordinato sacerdote dal vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara. Oggi, 20 settembre, la sua prima messa nella chiesa della Misericordia alle 10 e poi alle 11:30.
Francesco Olivieri, 26 anni, ha svolto gli studi di formazione in Seminario ad Ancona. Ha scoperto la sua vocazione piano piano e frequentando la chiesa diocesana in compagnia di tutta la sua famiglia. Racconta di essere un ragazzo che ha trovato la gioia, scoprendo la sua vocazione in modo quotidiano, andando alla Santa Messa del sabato sera alla Misericordia con papà, mamma e sorella. Molto emozionato, ma fermo nella Fede è stato festeggiato da tutta la Chiesa diocesana e in particolare da mons. Massara che ha speso belle parole per Francesco e la sua “scelta” durante l’omelia.
«Particolarmente significativa è in questo momento la mia emozione, perché oggi, sono reso strumento e testimone di un singolare mistero: attraverso la preghiera e l’imposizione delle mie mani un giovane della nostra Diocesi, viene consacrato per sempre sacerdote. Grande è pertanto la gioia e profondo il sentimento di gratitudine che fa da cornice alla celebrazione che ci vede raccolti nella nostra cattedrale. Nel Signore che ci raduna attorno all’altare, ci rallegriamo per il dono di un nuovo sacerdote. È infatti al Signore che va, prima di tutto, la nostra lode e il nostro ringraziamento, perché è Lui che ha piantato in questo suo figlio e nostro fratello il buon seme della vocazione sacerdotale, chiamandolo ora a seguirlo più da vicino nella sua vigna, la Chiesa. Il mio personale ringraziamento va ora, alla comunità del seminario Regionale; che attraverso l’opera dei suoi formatori, lo ha seguito e accompagnato in questo cammino di discernimento. In modo del tutto speciale, rivolgo poi, un prezioso ringraziamento anche alla sua famiglia, che con grande disponibilità e orgoglio ha donato questo figlio a Dio per il bene della Chiesa a servizio del suo popolo», le parole del vescovo Massara.
«Caro Francesco, la chiamata a cooperare nella vigna del Signore è prima di tutto un dono; quindi, guai a considerarla un merito altrimenti la logica della risposta non sarà quella della gratuità, ma della pretesa. L’essere chiamati è già la prima ricompensa: poter lavorare nella sua vigna, mettersi al suo servizio, collaborare alla sua opera, costituisce di per sé un premio inestimabile che ripaga da ogni fatica. Caro Francesco, nel corso del tuo ministero, ricordati di non riportare Dio nei tuoi binari o presentarlo secondo i tuoi schemi. La logica di Dio va oltre i nostri piccoli ragionamenti, perché non si lascia mai imprigionare negli spazi angusti della nostra giustizia, basata solo sul criterio della proporzionalità. Caro Francesco, la tua giovane età lascia supporre che tra gli operai nella vigna del Signore, sei da annoverare tra “quelli della prima ora”. Il mio personale augurio – che è anche quello di tutta la nostra comunità ecclesiale – è che lo stile attraverso il quale ti adopererai per servire Dio e i fratelli non sia quello economico della retribuzione e del profitto, ma quello evangelico della sproporzionata gratuità. Questo stile ti impegna a vivere la vita come dono e non come peso, dedicandoti a camminare sulla via del Vangelo come missionario di giustizia e di pace, divenendo tra la gente presenza profetica, gioiosa, audace, discreta ed intelligente dell’amore di Dio».
In fondo, l’augurio più grande da parte di tutta la chiesa di Fabriano espressa dal vescovo, mons. Francesco Massara. «Accogliendo la vocazione a conformare la tua vita a quella di Cristo crocifisso e risorto, sei chiamato a prendere la sua stessa forma che è quella dell’Amore gratuito. Sii sempre ricolmo di gratitudine al Signore per il dono straordinario che ti ha fatto. La gratitudine che nasce da una preghiera assidua liberi il tuo cuore dall’ansia di ricevere approvazione o complimenti. Sii forte e tenace nel difendere questo dono perché non mancheranno momenti difficili nei quali solo la fede e il legame fraterno nel presbiterio ti aiuteranno a rimanere fedele alla vocazione che hai ricevuto. Vivi in uno spirito di collaborazione e di fraterna amicizia con i laici, parte preziosissima ed essenziale del nostro servizio pastorale. La Vergine Santa, a cui ti raccomandiamo con amore fraterno e a cui particolarmente ci rivolgiamo, ti aiuti a trasformare in gesti di carità ed amore, la Parola di Dio che ascolterai e mediterai ogni giorno».