SENIGALLIA – Dopo la crisi sanitaria, quella economia e sociale cui far fronte con iniziative per promuovere l’occupazione, lo sviluppo economico e sociale, il patrimonio immobiliare, la sicurezza e la legalità del centro storico di Senigallia.
Ne è convinta Diritti al futuro, l’associazione politico – culturale di centro sinistra che aderisce al manifesto per un centro commerciale naturale.
Un’idea con la quale contrastare alcuni comportamenti mutati nella popolazione a causa dell’emergenza Covid, come il commercio on line. Dieci punti per difendere l’economia di “prossimità” o “di vicinato” e sostenere la ripartenza del cuore pulsante della città.
Le Aggregazioni di Via o di Quartiere (AV/AQ): consorzi di imprese (o rete d’impresa) con attività esterna che operano in aree delimitate attraverso una puntuale perimetrazione del territorio effettuata di concerto con il Comune di appartenenza. Le singole aziende?danno vita a una vera e propria nuova impresa, con interessi comuni, capace di essere competitiva sul mercato.
Carta Valori del Negozio per esaltare la qualità dei suoi prodotti e servizi creati e/o venduti (proposta di valore), unitamente alla capacità di accoglienza e di relazione col cliente.
Customer Satisfaction del Negozio: un sistema che valuti non solo le singole attività ma anche quelle che si promuovono in rete, le esalti anche online, con profili social ben curati.
Nuove imprese e nuovi servizi per favorire sul territorio l’insediamento di nuove realtà, facendosi carico di proporre alle autorità comunali e regionali soluzioni agevolative riguardanti i canoni d’affitto, le utenze, le tasse ed i tributi.
Sviluppare la comunicazione on line, le conoscenze e competenze sugli strumenti della comunicazione digitale (siti, blog e app social), per valorizzare maggiormente le attività e il territorio in cui risiedono.
Richiamare la presenza dei residenti e degli ospiti con nuove manifestazioni locali, come fiere di settore o mercati con prodotti tipici, partendo dagli imprenditori italiani e stranieri già esistenti ed attivi in città).
Marchi, codici e disciplinari: riconoscere lo status di “Negozio storico di Vicinato” quale premio di costanza, impegno ed affidabilità che l’attività ha saputo assicurare ai suoi clienti negli anni, distinguendosi con bollini di anzianità di servizio. Elaborare disciplinari comuni e codici ‘etici’ per la tutela dei consumatori e la salvaguardia dell’immagine stessa delle attività all’interno del quartiere.
Risorse Umane e Formazione: una continua formazione per le piccole imprese, sia sul prodotto che sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
Gestione Finanziaria ed Immobiliare: rilanciare attraverso bandi comunali, regionali, nazionali ed europei le attività nella trasformazione/riqualificazione dei punti vendita, usare i negozi sfitti come vetrina per il made in Marche.
Ma soprattutto serve costituire una cabina di regia pubblico/privata che decida una strategia ed un Piano Azioni per il centro commerciale naturale, contenente obiettivi, modalità e tempi di raggiungimento dei risultati.