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Discarica, fermate subito l’ampliamento

«Fermare l'iter di ampliamento della discarica», il sindaco di Belvedere Ostrense Riccardo Piccioni esprime criticità sulla Cornacchia di Moie e chiede studi e valutazioni di impatto sanitario

La discarica Cornacchia di Moie di Maiolati

BELVEDERE OSTRENSE – Discarica Cornacchia di Moie, il sindaco di Belvedere Ostrense si dice fortemente contrario all’iter di ampliamento.

Riccardo Piccioni

«Il nostro territorio è coinvolto nell’iter di approvazione del progetto di ampliamento della discarica “La cornacchia” di Moie. Da anni questa discarica ospita i così detti rifiuti speciali. Il nostro territorio “ha già dato”. Ora basta! Si sospenda immediatamente l’iter di ampliamento, ne va della salute di tutti noi». Il primo cittadino di Belvedere evidenzia inoltre che «intorno alla discariche e ai rifiuti, in questi anni in tutta l’Italia si sono addensati interessi di ogni tipo. Visto tutto quello che altrove è emerso, viene spontaneo domandarsi: perché si insiste così tanto a tenere in vita, oltre il suo tempo legittimo, un potenziale focolaio di malattie? Chi ha interesse a far ciò? C’è qualcuno forse che ci guadagna? Penso che sia ora che le istituzioni deputate a controllare e a vigilare si facciano carico dell’affare “Cornacchia”».

Una stoccata anche alla politica ma soprattutto la preoccupazione per la salute dei residenti del territorio: «Dove sono i partiti e i movimenti politici (tranne quei pochi che si sono fatti sentire)? Da sindaco, essendo il responsabile della salute del mio territorio, esprimo la mia contrarietà all’ampliamento in oggetto, in assenza di sicuri studi epidemiologici e valutazioni di impatto sanitario, che altri territori hanno compiuto dettagliatamente». A riguardo il Comitato difesa diritti civici legalità e beni comuni ha fatto sapere che «da un recente studio sulle discariche attuate dalla Regione Lazio, vi è una correlazione fra la distanza delle abitazioni dalle discariche e rischio per la salute dei residenti. Nello studio, peraltro, si sono presi in esame i residenti nel raggio di 5 km e dunque ad una distanza quasi doppia di quella prevista dalla normativa regionale. Nel procedimento relativo all’ampliamento orizzontale, bocciato in sede di Via (valutazione impatto ambientale) ed impugnato davanti al Tar Marche, che ha respinto l’impugnazione, l’Asur e Arpam con nota congiunta del 22 febbraio 2016 agli atti, riferiscono una serie di criticità sul piano della salute dei cittadini che risiedono nei comuni di Castelbellino e Maiolati Spontini. Pur non potendo ipotizzare alcun nesso causale tra la residenza nei due comuni e l’eventuale vicinanza ricaduta dell’impianto in oggetto, l’Asur ritiene che da questi risultati sia necessario adoperare una particolare attenzione, attraverso il controllo di eventuali nuovi e aggiuntivi contributi e pressioni ambientali nell’area. Si evidenzia pertanto la opportunità di programmare approfondimenti su alcune problematiche sanitarie, quali i tumori maligni della pleura, per escluderne le cause ambientali e di verificare la fattibilità di una indagine su piccola area, mantenendo attive adeguante azioni di monitoraggio, definite dagli Enti titolari dell’attività di indagine in materia».