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Disservizi alla rsa di Castelfidardo, il problema finisce in Regione

A incalzare sul problema della riduzione di servizi pubblici territoriali del sistema sanitario è la consigliera regionale 5 stelle Romina Pergolesi, membro della quinta commissione sanità, con un'interpellanza rivolta al presidente Luca Ceriscioli

La fila al cup della rsa di Castelfidardo
La fila al cup della rsa di Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Incalza sul problema della riduzione di servizi pubblici territoriali del sistema sanitario la consigliera regionale 5 stelle Romina Pergolesi, membro della quinta commissione sanità, con un’interpellanza rivolta al presidente Luca Ceriscioli. Al centro dell’azione ispettiva la chiusura di servizi essenziali come il cup, il centralino e l’Umee, a causa della carenza di personale imputabile all’inefficiente programmazione della direzione di Area Vasta-Asur, come denunciato dall’assessore alla Sanità di Castelfidardo Andrea Marconi e dal sindaco Roberto Ascani.

«A Castelfidardo non sono garantiti i servizi più elementari come quello del centralino-portineria, da dove tra l’altro vengono attivate le misure di sicurezza in caso di incendio – afferma Pergolesi -. Gli sportelli aperti al pubblico sono spesso inattivi perché parte del personale viene utilizzato per coprire i turni alla struttura di Osimo. Il servizio Umee ha sospeso le valutazioni dsa necessarie per l’inserimento dei bambini che soffrono di disturbi dell’apprendimento in percorsi terapeutici individuali e le famiglie sono spesso costrette a rivolgersi al privato. Il servizio di fisioterapia non effettua più terapie programmate. Quello denunciato dall’amministrazione pentastellata di Castelfidardo è solo l’ultimo esempio del collasso del sistema sanitario pubblico della Regione Marche. Ceriscioli si assuma le sue responsabilità e adotti i dovuti provvedimenti per evitare l’interruzione di pubblico servizio causata da un’inadeguata gestione del personale sanitario da parte della dirigenza».