PESARO – Donazioni per 3 milioni e 300 mila euro per Marche Nord. A settembre un’opera dedicata alle vittime del Coronavirus.
L’anfiteatro di Villa Berloni ha ospitato oltre duecento persone, rispettando tutte le norme di sicurezza anti-contagio, a cui l’azienda ospedaliera Marche Nord ha voluto rendere omaggio con un braccialetto ‘Tricolore della Vita’ con la banda con i colori della bandiera italiana e la medaglia a forma di albero della vita.
«Due simboli che rappresentano il cuore grande del territorio che ha voluto sostenere gli operatori sanitari in un momento molto difficile – ha spiegato il Direttore Generale di Marche Nord Maria Capalbo – tre milioni di grazie perché ogni euro che è arrivato da singoli cittadini, associazioni, imprese, ci ha permesso dotare l’azienda di tutti gli strumenti e i dispositivi fondamentali per la sicurezza degli operatori e la cura dei pazienti. Abbiamo voluto regalare ai donatori un braccialetto con la medaglia dell’albero della vita, simbolo di nascita e rinascita, un messaggio di speranza per l’intera comunità che è stata travolta dal virus. Per questo non possiamo che dedicare questa iniziativa alle vittime e alle loro famiglia. Il nostro pensiero va alle tante persone che ci hanno lasciato e alle loro famiglie che non hanno potuto dargli l’ultimo saluto».
«Sono stati mesi difficili – spiega il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli – ma la risposta del territorio, dai cittadini, le associazioni, il tessuto sociale ed economico, è stata incredibile. Conosciamo bene lo spirito che ha sempre contraddistinto la nostra comunità e questi gesti, anche i più piccoli, hanno aiutato tutto il sistema a uscire dai momenti più difficili».
La direzione, con il direttore sanitario di Marche Nord Edoardo Berselli e il direttore amministrativo Antonio Draisci, hanno presentato i donatori per la consegna del bracciale ideato per Marche Nord ed elencato tutte le attrezzature acquistate nel corso di questi mesi grazie ai fondi raccolti. Tra le autorità presenti a Villa Berloni anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il sindaco di Fano Massimo Seri, il prefetto e tutte le autorità civili, religiose e militari.
Il totale delle donazioni ricevute è di 3.213.159,63 euro. Sono stati acquistati 10 respiratori V800 – ventilatori polmonari che sostituiscono la funzione respiratoria del paziente, posizionati nella Rianimazione. Poi 5 respiratori T60 – ventilatori polmonari che supportano il paziente nell’atto respiratorio. Tutti posizionati nelle 4 rianimazioni covid create durante il picco dell’epidemia.
E ancora altri 2 ventilatori polmonari V60 a disposizione del Pronto Soccorso, una centralina e 9 monitor per la Murg per il reparto di Medicina d’Urgenza. Poi sanificatori, letti, ecografi, tablet e altro materiale. Infine sono state donate 70 mila mascherine, 500 visiere, 10 mila camici.
La donazione in denaro più cospicua è quella raccolta da ‘Insieme per Marche Nord’, l’associazione creata da Manuela Scavolini, Franco Signoretti e Alessandra Baronciani, che con le sue tremilacinquecento adesioni tra privati cittadini, associazioni e imprese, ha contribuito con oltre un milione e mezzo di euro. «Ringraziamo tutti quelli che hanno voluto sostenere questa iniziativa – spiega Emanuela Scavolini – tantissimi i privati cittadini che hanno voluto supportare l’ospedale e gli operatori sanitari in un momento così complicato come quello del picco dell’epidemia. Tutti noi abbiamo visto l’abnegazione dimostrata nella cura della comunità e dei pazienti».
Ad intervenire anche il presidente di Confindustria della provincia Mauro Papalini: «Questa giornata importante rappresenta il cuore grande del nostro territorio che nei momenti di bisogno sa essere coeso. Quello che hanno fatto gli operatori sanitari tutti non lo dimenticheremo».
Marche Nord ha ringraziato anche la ConfCommercio di Fano e Villa Montefeltro per la realizzazione dei bracciali ‘Tricolore della Vita’.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha annunciato durante la serata: «A settembre inaugureremo l’opera per ricordare le vittime del Covid e onorare i nostri eroi: operatori, medici e infermieri. Siamo stati travolti da un nemico invisibile, che anche in questi giorni continua a essere insidioso. Una situazione che ci ha costretti a cambiare l’organizzazione delle città e in modo particolare della sanità. Ancora permangono tante incertezze, non sappiamo cosa accadrà in autunno e quando arriverà il vaccino. Aspetti che rendono molto difficile programmare il futuro». Dall’emergenza però, «siamo usciti anche con alcuni elementi di certezza», ha evidenziato Ricci. «Abbiamo riscoperto il valore della sanità pubblica, che è stata capace di riorganizzarsi velocemente. Le Marche sono una delle regioni che ha gestito meglio la pandemia: è un dato di fatto di cui dobbiamo essere orgogliosi. Fondamentale nel nostro Paese sarà ora investire sempre più nella sanità pubblica e maggiormente in quella territoriale».