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Fabriano: dopo un anno di vita Iorestoacasa.work si conferma un successo

La piattaforma gratuita per lo smart working per professionisti e smart learning per studenti, ideata al primo lockdown, ha ottenuto numeri da record

Fontana Sturinalto di Fabriano
Fabriano

FABRIANO – Un anno di vita per il progetto made in Fabriano: Iorestoacasa.work. La piattaforma ideata dai quattro componenti dell’associazione PDP Free Software User Group, Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Weglarz, ha ottenuto numeri da record. «In uno dei periodi sicuramente più bui del nostro secolo abbiamo deciso di metterci in gioco e provare, nel nostro piccolo, ad aiutare un’intera nazione», ricorda il team promotore.

Si era entrati nel primo lockdown a causa della pandemia da Coronavirus e i quattro ragazzi hanno deciso di lanciare una piattaforma gratuita per lo smart working per professionisti e smart learning per studenti. «Non stavamo solamente scrivendo codice ed algoritmi, stavamo mettendo insieme associazioni, aziende e volontari per cooperare e unire le forze mettendo a disposizione più server possibili per avere a disposizione videoconferenze libere e immediate».

Il team di professionisti beFair ci ha creduto fin dal giorno zero e subito dopo l’associazione PDP Free Software User Group, l’associazione GARR Consortium, Lepida, CINECA, altri provider, associazioni e singoli del popolo hacker hanno supportato il progetto: più di 150 Gbps di banda disponibile; più di 30 partner tra aziende, associazioni, istituiti e privati; oltre 480 membri della community nella chat Telegram di supporto; circa 250.000 videochiamate effettuate.

E la risonanza nazionale è stata immediata. «Vedersi nelle pagine delle più importanti testate giornalistiche, nei telegiornali e raggiungere più di 4 milioni di visite uniche in un anno è stato un onore immenso. La narrazione che c’è dietro un progetto del genere è semplicemente una favola, racchiude la pura essenza del software libero e cultura libera, oggi nota anche come logica open: contribuire a un bene comune utilizzando le proprie conoscenze e competenze, dando ognuno ciò che può. Non ci aspettavamo una così generosa e numerosa adesione, senza la quale questo progetto non avrebbe raggiunto tali numeri», concludono Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Weglarz.

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