FABRIANO – I ragazzi potevano solo pagare in contanti per acquistare la droga. Per le ragazze, invece, esisteva un’altra strada per poter consumare la sostanza stupefacente senza sborsare un euro. Bastava andare a letto con il pusher.
Incredibile storia a Fabriano scoperta dai carabinieri della Compagnia di Fabriano. È stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio un ragazzo tunisino del 1990 residente a Fabriano insieme alla madre. Il 27enne, che ha un lavoro da operaio, arrotondava con la vendita di droga.
I militari avevano osservato da tempo un via vai sospetto, a qualsiasi ora del giorno e della notte, di giovani in casa del 27enne. Hanno iniziato a indagare e, una volta acquisiti gli elementi utili, hanno fatto scattare il blitz. I carabinieri hanno perquisito la casa del giovane non trovando droga. Poi, si sono recati in cantina e qui sono stati rinvenuti e sequestrati 13 grammi di cocaina suddivisa in dosi. Inoltre, vi era un bilancino di precisione e tutti quegli strumenti atti al confezionamento. Il tunisino, per evitare di essere scoperto dalla madre, aveva dunque il suo ufficio commerciale in cantina.
Al giovane extracomunitario è stato, inoltre, sequestrato anche il telefono cellulare. Dall’esame di quest’ultimo, oltre a vari contatti, sono emersi anche dei messaggi dai quali si evinceva il modus operandi del tunisino: i clienti maschi dovevano pagare in contanti. Per le clienti donne, invece, oltre all’opzione del pagamento in contanti, ne era prevista un’altra, il cosiddetto pagamento in natura, vale a dire attraverso prestazioni sessuali. Almeno una ragazza, sentita dai militari, ha confermato tutto ciò.
Ora, il 27enne operaio dovrà rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.