ANCONA – Abusata nel parco di via Ragusa, da due 20enni, mentre tornava da scuola. Il fatto non sussiste e la Corte d’Appello ribalta la sentenza di primo grado per due peruviani che oggi sono stati assolti. Nel primo giudizio uno aveva preso tre anni e l’altro cinque anni di carcere.
Entrambi erano accusati di violenza sessuale aggravata nei confronti di una connazionale di 23 anni che avrebbero prima drogato mettendole un farmaco nella birra e poi violentato, nei giardinetti che si trovano vicino alla sede della Croce Gialla, tra il Piano e Posatora.
I fatti risalgono al 9 marzo del 2015. La giovane era tornata a casa sanguinante e la madre l’aveva portata all’ospedale Salesi dove era rimasta ricoverata per dieci giorni e sottoposta ad un intervento chirurgico. Era scattata subito la denuncia costata poi un processo ai due presunti autori della violenza, difesi dagli avvocati Fabrizio Menghini e Gabriele Galeazzi, e una condanna. Oggi sono stati entrambi assolti.
La ragazza, difesa da avvocato Cinzia Molinaro, aveva raccontato che quel giorno erano tornati a casa da scuola in treno e si erano fermati in un pub del Piano. Lì lei sarebbe stata drogata, con un farmaco messo nel bicchiere della birra. Stordita aveva accompagnato i due amici al parco di via Ragusa dove mentre uno faceva da palo l’altro abusava di lei. I tre sarebbero poi tornati a bere e poi di nuovo nel parco. Dopo la denuncia i due ragazzi erano stati arrestati dalla squadra mobile.