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Due mesi all’appuntamento elettorale a Fabriano

Cinque candidati ufficiali in campo. Tutti sono impegnati a raccogliere le firme necessarie per la presentazione della liste. Ancora trenta giorni prima di capire se ci saranno altre candidature per la poltrona di primo cittadino

La sede del Comune di Fabriano
La sede del Comune di Fabriano

FABRIANO – Cinque candidati per la poltrona di primo cittadino di Fabriano. Un sesto potrebbe anche esserci. Problemi per la composizione delle liste, molte non riusciranno a raggiungere il numero massimo di 24 candidati alla carica di consigliere comunale. A un mese dalla prima scadenza ufficiale in vista dell’appuntamento con le urne fissato per il prossimo 11 giugno, la campagna elettorale fabrianese sembra essere entrata in una sorta di limbo.

Sessanta giorni al primo e c’è chi assicura unico turno di votazione in città. Dopo le fibrillazioni dovute alla scelta dei maggiori candidati a sindaco, partiti e movimenti sembrano guardarsi con reciproca diffidenza per evitare sbagli che possano far perdere voti. In fondo, due mesi possono essere molto lunghi per chi è in netto vantaggio, almeno nelle previsioni della vigilia. O molto corti per chi, sempre secondo i bene informati, è costretto a inventarsi qualcosa per recuperare il teorico svantaggio.
Tutti sono impegnati a chiudere le liste e, quindi, a raccogliere le firme per la relativa presentazione.

Gabriele Santarelli

Il Movimento 5 Stelle, anche in questo caso, sembra essere davanti a tutti. Ha presentato per primo il nome del candidato a sindaco, Gabriele Santarelli, e la composizione della lista. Dagli iniziali 24 nomi, per problemi personali, si sono ridotti a 22 nomi. Il numero minimo delle firme è già stato quasi raccolto, 175, ma l’intenzione è di arrivare almeno a 250, giusto per non correre rischi. I pentastellati hanno assicurato che faranno il possibile per verificare e controllare anche le firme raccolte dagli altri candidati, come ha più volte dichiarato il portavoce uscente in consiglio comunale, Joselito Arcioni. Lo stesso che ha sempre dichiarato che è stata già individuata la stanza in Comune dove poter ospitare Guardia di Finanza, Corte dei Conti e tutti gli organi di controllo, per verificare tutte le carte relative agli anni passati di Amministrazione comunale. Dunque, i grillini sono già pronti ed hanno le idee chiare sulle loro prime mosse. Tanto è vero che il 22 aprile, al Teatro Don Bosco della chiesa della Misericordia, presenteranno il programma, definito «aperto», nel senso che tutti coloro che vorranno, potranno dare il proprio contributo fino al giorno in cui sarà ufficialmente depositato, vale a dire il 12 maggio.

Giovanni Balducci, candidato a sindaco del Pd

Il competitor più accreditato è Giovanni Balducci, attuale assessore al Turismo. Ancora – eccetto il Pd – non è dato sapere la coalizione che lo sosterrà. I rumor più accreditati recitano che potrebbero essere tre le liste a sostegno. Forse, a differenza dei grillini, tutte dovrebbero avere il conto pieno, vale a dire 24 candidati consigliere ciascuna. Anche Balducci, in pillole, sta presentando il proprio programma. Soprattutto nelle materie di sua competenza, facendo capire che i progetti sono stati portati avanti in questi anni, nonostante le difficoltà finanziarie e staccandosi, quindi, dall’immagine di immobilismo che connota l’Amministrazione comunale uscente. Dunque, una campagna elettorale che prova a essere di discontinuità, forse anche per quel che riguarda le alleanza. Tanto è vero che l’Udc potrebbe non essere della partita. Rinnovamento che dovrebbe passare anche nei nomi scelti per le liste. Pochissimi dovrebbero essere i superstiti consiglieri e amministratori degli ultimi cinque anni. Nell’entourage di Balducci si parte dalla considerazione che squadra, scelta di cuore, partecipazione e progetti concreti già fatti nonostante i compagi di viaggio di questi ultimi anni, rappresentano concetti sui quali puntare nelle prossime settimane.

Vincenzo Scattolini

Per quel che riguarda il centrodestra o quello che ne rimane, i problemi non mancano. Vincenzo Scattolini è il candidato a sindaco scelto e sostenuto da Fratelli D’Italia, Lega Nord e Democrazia Cristiana. È stato scelto dopo una serie di fibrillazioni interne che ha portato Forza Italia a defilarsi. Dunque, si parte non sfavoriti, di più. Al momento non è chiaro neppure se potranno essere effettivamente due le liste di sostegno. E se sarà questo il numero, difficilmente entrambe avranno un conto pieno. Si attesteranno intorno al minimo di legge, 16 nomi, o poco più. Ma il tempo, effettivamente, ancora c’è. Dunque, non è escluso che alla fine questo aspetto possa essere colmato con l’inserimento di altre personalità. Resta il fatto che le divisioni appaiono evidenti dentro e fuori le forze che sostengono o avversano la candidatura di Scattolini.

Vinicio Arteconi e il logo della lista

Il quarto candidato a sindaco ufficiale è Vinicio Arteconi per Fabriano Progressista. Dagli esperti locali della politica è considerato, con ogni probabilità, come la più accreditata sorpresa positiva di questa tornata elettorale. In molti, addirittura, pronosticano un risultato che a due cifre. Altri, invece, non sono così ottimismi. Resta il fatto che l’obiettivo dichiarato di Fabriano Progressista è quello di creare le medesime condizioni che avevano portato all’elezione, a sorpresa, di Giancarlo Castagnari sulla poltrona di primo cittadino di Fabriano dal 1995 al 1998. Dunque, una forza di sinistra con radici ben ancorate nelle cosiddetta “società civile”. Punti ben chiari nel programma, alcuni già comunicati, altri ancora da approfondire. Anche in questo caso si sta lavorando per la lista, un mix fra giovani e gente con esperienza, anche politica. Potrebbe essere una delle poche liste con i 24 posti tutti assegnati.

Crescenzo Papale

Infine, fra i candidati ufficiali, c’è anche Crescenzo Papale per il Partito comunista dei Lavoratori. Anche in questo caso, l’ispirazione è radicalmente di sinistra, contro il cosiddetto “sistema”. C’è ci identifica Papale come il classico candidato di rappresentanza e/o di bandiera. Ma, ovviamente, al diretto interessato questa definizione non sta bene. Si cerca di proporre un altro tipo di società che, piaccia o non piaccia, ha comunque i propri sostenitori. Oggettivamente, però, è una corsa più che in salita. Nulla trapela circa la composizione della lista di sostegno. Mentre, il programma elettorale – con buona cadenza – viene reso noto attraverso numerose comunicazioni.
Fin qui, i candidati ufficiali. Ancora ci sarebbe tempo per almeno due sorprese, ma che alla fine dovrebbero rimanere solo sulla carta. Si tratta di Silvano D’Innocenzo che sta provando a creare tanta attesa con continui messaggi subliminali su Facebook. Scrive di avere non una, ma ben due liste pronte. Ma, al momento, sembra più una boutade. Anche se da oggi, 12 aprile, ha iniziato a raccogliere le firme. Una sorta di prova prima di un’eventuale ufficializzazione della candidatura. Un’azione di disturbo nei confronti del candidato ufficiale di quel che resta nel centrodestra, vale a dire Vincenzo Scattolini. È, quindi, probabile che alla fine non si presenterà, ma giocherà la sua partita da battitore esterno.
Altro nome che circola, ma anche in questo caso, con poche speranza di arrivare all’ufficializzazione della candidatura è quello di Raffaella Busini. A sostenerla una eventuale lista civica composta, nella stragrande maggioranza dei casi, dai commercianti. Ma come per D’Innocenzo, le possibilità di arrivare alla meta, sono poche. Sembra, anche in questo caso, più un’azione di disturbo. Ma, va comunque registrata. Ecco, la possibilità che questi due nomi – D’Innocenzo e Busini – dovessero fondersi potrebbe rappresentare l’unica via per essere ufficialmente della partita. E, quindi, essere il sesto candidato a sindaco.