Attualità

Ecapital, il motore delle aziende innovative e dell’imprenditoria giovanile

Al via la ventesima edizione dell’iniziativa ideata da Fondazione Marche, orientata a creare start-up in grado di alimentare lo sviluppo economico

Ecapital, Fondazione Marche

ANCONA – Venti anni di start up, un record italiano tutto made in Marche. Una scuola di imprenditoria che ha tratto la linfa vitale dal terreno di coltura olivettiano che prima ha ispirato il lavoro dell’economista Giorgio Fuà, poi ha germogliato con la sua creatura Istao e oggi continua ancora a fiorire con Ecapital e la Fondazione Marche.

Sono tanti i successi raccolti in venti anni dalla prima business plan competition d’Italia: 6.500 partecipanti, 1.800 idee di impresa proposte, 800 ore di formazione erogate, 150 start up costituite nelle Marche. 

Sono molte anche le innovazioni introdotte da Fondazione Marche, ideatrice di Ecapital,  per modellare nel corso degli anni gli interventi a favore delle start up. Il recente progetto Business Angel rappresenta un ulteriore passo in avanti nel sostegno all’imprenditoria grazie all’incontro tra nuove idee e assistenza dei manager. Nella lunga ed originale esperienza Fondazione Marche ha capito che il successo di una start up dipende da una pluralità di fattori, il più importante non è il capitale economico, ma la qualità delle risorse umane in gioco, il capitale umano: determinazione, leadership, competenze manageriali sono, infatti, elementi imprescindibili per il successo dell’iniziativa. Oggi l’obiettivo del progetto Business Angel è quello di intervenire a supporto di start up ad alto potenziale per la Regione Marche fornendo risorse manageriali oltre che finanziarie.

In una fase difficile per l’economia l’esperienza ventennale di Ecapital è oggi una risorsa per i processi innovativi di creazione di giovani imprenditori in tutta Italia. Il primato delle Marche con tutti gli interventi adattati alla fase di crescita delle start up è esportabile in altri contesti nazionali, dal momento che oggi lo smart working ed i prossimi interventi per una rivoluzione digitale dimostrano che non è più importante dove è basata un’impresa, ma è fondamentale che questa abbia tutti gli strumenti per guardare al mondo intercettando tutte le condizioni favorevoli per la crescita.

Ecapital, Fondazione Marche

Per la ventesima edizione di Ecapital – Business Plan Competition sono ai blocchi di partenza la Regione Marche, la Camera di Commercio delle Marche, l’Università Politecnica delle Marche, l’Istao, la Confindustria Marche e la Creval – Credito Valtellinese, tutte realtà che sostengono l’idea di Fondazione Marche.

Fermo restando l’obiettivo originario e principale dell’iniziativa di creare start up che portino sviluppo economico e occupazione giovanile nella regione Marche, l’iniziativa quest’anno verrà aperta ad idee imprenditoriali innovative di qualsiasi settore, con particolare attenzione ai seguenti temi: Ambiente, Blue Economy, Energia e sostenibilità, Economia Circolare, Digitale, Data Science, Cyber Security, Logistica, Materiali compositi, Meccatronica, Aging, Telemedicina. Il concorso si configura come una competizione tra business idee che prevede formazione specifica per tutti i partecipanti, tutorship, premi in denaro e borse di studio per master Istao; il percorso formativo verrà adattato alle specifiche tematiche del bando e consisterà in: formazione imprenditiva con case history di imprese tecnologiche di successo, formazione economica aziendale e tutorship per la realizzazione del Business Plan (analisi del mercato e della concorrenza, piano dimarketing, piano economico finanziario, business model ecc.).

Ecapital, Fondazione Marche

Mario Pesaresi è il fondatore di Ecapital, dalla nascita ad oggi con Fondazione Marche ha seguito ogni passaggio della sua creatura: «Il progetto venne da me avviato attraverso Marche Capital che si occupava di come finanziare le imprese ed aiutarne la crescita. Si avvertiva però come l’affermarsi della rete generasse un divario tra la nostra classe imprenditoriale. Con il web anche fare impresa stava diventando diverso, un cambiamento radicale a cui l’imprenditore di quella generazione faticava ad adeguarsi. Traendo inspirazione dal MIT avevo compreso che l’innovazione era nelle mani dei giovani, per la prima volta nella storia le nuove imprese non nascevano più solo dall’esperienza. Un tempo tutto nasceva dall’esperienza: dal fabbro che diventava industriale, dal ciabattino che si migliorava fino a diventare stilista della calzatura a forza di lavorare su quei modelli, in quei casi le aziende erano nate dalla competenza. Ora, invece, le intuizioni sarebbero state nelle mani dei giovani, avrebbero viaggiato veloci grazie alla rete. Questo era chiaro nel momento in cui si pensò ad Ecapital, poi il secondo passaggio divenne decisivo: la scelta degli stakeholder, dei partner da coinvolgere. Dovevamo mettere insieme la finanza delle banche, i centri di formazione come l’Istao e le università marchigiane, le istituzioni come le camere commercio, la Regione, una squadra che dura da 20 anni. Dopo tutto questo tempo oggi abbiamo l’orgoglio di essere i primi in Italia ad aver avviato, grazie a una intuizione, una Business Plan Competition, ma soprattutto per aver difeso e fatto crescere una idea valida, moderna e solida che non si è esaurita: oggi la più longeva in Italia. Ecapital è stata ed è la miniera delle nuove idee; la formula è azzeccata e molto professionale. Quando serviva abbiamo creduto che fosse importante investire nella formazione e nella diffusione della cultura d’impresa e poi premiare sempre la meritocrazia».

Ecapital, Fondazione Marche

Marco Pacetti è il presidente del comitato tecnico scientifico di Ecapital: «In questi 20 anni di valutazione delle proposte che ci arrivavano, ho sentito risuonare con molto anticipo le parole che oggi sono diventate fondamentali per definire il concetto di innovazione. Venti anni fa qui in Ecapital già si parlava di materiali compositi, intelligenza artificiale, meccatronica, telemedicina, nutraceutici, servizi agli anziani, opportunità della silver economy, domotica, prodotti per il controllo ambientale e la gestione dei rifiuti. Su tutti questi temi i giovani ricercatori ed inventori da anni propongono nuove idee, questo significa che i giovani sono sempre in anticipo e vedono lontano. Una seconda funzione svolta da Ecapital, è quella di avvicinare i giovani alla formazione imprenditoriale; uno dei punti deboli che abbiamo riscontrato nei nostri giovani è, infatti, che nonostante abbiano idee brillanti, hanno poca dimestichezza con il mercato. Da questo punto di vista abbiamo messo a disposizione di tutti i  partecipanti un corso di formazione che li abituasse a redigere un razionale business plan e, ultimamente, stiamo ulteriormente affinando il modello, immaginando un affiancamento ai più brillanti portatori di nuove idee, affiancamento di altri giovani imprenditori o giovani manager.Vogliamo sempre più creare un ecosistema favorevole che sia fatto di servizi di mercato e finanza innovativa, perché è questo il punto debole oggi; per questo Fondazione Marche sta lavorando, con partner internazionali, ad un progetto di realizzazione di un acceleratore che scegliendo i progetti migliori li porti ad una crescita veloce e ad assumere maggiori dimensioni».

È possibile iscriversi gratuitamente alla ventesima edizione di Ecapital, registrando l’idea di impresa innovativa e il team sul sito www.ecapital.it entro il 30 aprile, data di chiusura del bando. In palio 200.000 € per le migliori idee d’impresa. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa al n. tel 071 2071411 / info@ecapital.it .