Pesaro

Economia, Confindustria Pesaro Urbino: «I primi sei mesi del 2023 saranno difficili. Un patto per impianti per rifiuti»

La presidente Alessandra Baronciani: «Dobbiamo realizzare impianti di smaltimento rifiuti industriali, i sindaci abbiano coraggio»

Alessandra Baronciani, presidente Confindustria Pesaro Urbino

PESARO – L’economia pesarese in previsione di 2023 tutt’altro che semplice. Alessandra Baronciani, presidente di Confindustria Pesaro, ha tracciato un bilancio dell’anno appena trascorso e parlato delle sfide del futuro che riguardano infrastrutture e impianti di smaltimento rifiuti. Lo ha fatto a palazzo Ciacchi dove erano presenti sindacati, mondo universitario, sindaci.

«Abbiamo avuto un piccolo boom economico dopo il Covid, poi la guerra, la crisi energetica e l’inflazione: le peggiori cose che possono capitare per un imprenditore. Per prima cosa abbiamo lavorato sui costi energetici per le aziende grazie al Consorzio Energia Adriatica che abbiamo e che funziona». Poi la questione impianti. «Non è più rinviabile la realizzazione nelle Marche, ma in particolare nella provincia di Pesaro Urbino, di un impianto per il trattamento dei rifiuti industriali non pericolosi. Abbiamo due discariche in esaurimento. Il maggior costo lo stanno pagando le imprese pesaresi e supera i 10 milioni di euro all’anno, che potrebbero essere dedicati al territorio».
I rifiuti speciali prodotti nelle Marche sono stimati da ISPRA in circa 3,750 milioni di tonnellate all’anno (il 30% prodotti nella provincia di Pesaro Urbino, ndr.), il 50% costituiti da rifiuti di costruzione e demolizione e il 30% rappresentati da scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti. Così 1 milione di tonnellate all’anno si muovono su 50 mila camion, ognuno dei quali percorre mediamente 600 km a viaggio. Così Baronciani ha chiesto ai sindaci di avere coraggio nelle scelte. Mondo universitario, sindacati e amministratori si sono detti pronti alla sfida.

La relazione a palazzo Ciacchi

Al III trimestre 2022 il dato dell’export parla di un volume di affari di 813 milioni di euro per le imprese pesaresi, un +18,8%. Le imprese registrate sono 38.729 con un saldo positivo di 59 unità.

Poi un cenno alla formazione di alta qualità per le sfide dell’innovazione. E la previsione per i prossimi mesi. «Dobbiamo capire come andranno i costi energetici e l’inflazione. Chiudiamo questo 2022 in maniera positiva, l’economia ha tenuto ma non siamo così ottimisti per il primo semestre del 2023 in cui si prevede un periodo di recessione».

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