I primi mesi del 2019 lanciano nuovi segnali preoccupanti per l’economia marchigiana. Secondo i dati Ires Cgil, nel primo trimestre è boom della cassa integrazione ordinaria, che è aumentata di quasi mezzo milione di ore, ovvero il 39,5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È aumentata anche la cassa integrazione straordinaria sul fronte della crisi e della riorganizzazione, con un +40,5%.
Il dato generale sulla cassa integrazione, in verità, parla di una diminuzione del 14,8%, ma a condizionarlo è la riduzione della cassa integrazione per solidarietà, calata in modo consistente, di 1 milione e 200 mila ore, pari al 57,1%.
«I dati della Cig ordinaria confermano le preoccupazioni rispetto al rallentamento degli ordinativi nell’industria» dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche. «Quella che poteva sembrare una timida ripresa occupazionale, rischia di trasformarsi nei prossimi mesi in un ulteriore declino del sistema economico marchigiano. Il solo indicatore positivo riguarda il ricorso alla solidarietà ma, probabilmente, questo è il segnale che i vincoli imposti dal Jobs Act stanno frenando l’utilizzo dello strumento».
Per quanto concerne i settori, in quello industriale aumenta sia la Cig ordinaria (+51,2%) sia quella straordinaria per riorganizzazione e crisi (+105%). Diminuisce invece la Cig ordinaria nell’edilizia del 9,1% mentre aumenta del 100% la Cig straordinaria per riorganizzazione e crisi.
Nel meccanico, la Cig ordinaria aumenta del 77,3%, nel settore calzature-cuoio si registra un’impennata del 109,6% ma l’incremento più consistente si evidenzia nel settore del legno con un +243,1%.
La Cig straordinaria per riorganizzazione e crisi aumenta in quasi tutti i settori mentre diminuisce il ricorso ai contratti di solidarietà nel settore metalmeccanico e nel legno.