SASSOFERRATO – Da sempre nel circuito economico fabrianese Sassoferrato, 7.400 abitanti con un’età media in crescita e con un lento calo della popolazione registrato negli ultimi anni, punta anche sull’industria. Oltre il paesaggio, il turismo, il fattore culturale (è stato di recente riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia) ora qui ci si aspetta tanto dall’imprenditorialità, non però quella vecchio stampo ma una nuova, fatta di innovazione, ricerca e condivisione delle conoscenze. A raccontare questo è il primo cittadino Ugo Pesciarelli, che questa mattina, mercoledì 21 marzo, ha preso parte all’inaugurazione del Green Future Academy Diasen, uno spazio di confronto e di formazione sui temi del costruire e del vivere sostenibile. Ad idearlo Diego Mingarelli, ceo di Diasen, una multinazionale dal cuore marchigiano, nata qui a fine anni Settanta, che opera nel settore dell’edilizia sostenibile e che oggi è presente in 65 paesi e dove l’età media dei lavoratori è di 33 anni. Il nome nasce dalla fusione delle prime tre lettere di Diathonite – il prodotto principe – e Sentinum nome romano dell’antica cittadina di Sassoferrato.
«Noi ci aspettiamo molto da questa realtà – dice Pesciarelli -. Per noi sono il futuro. Abbiamo bisogno di questa nuova imprenditorialità e di questa nuova cultura d’impresa che investe nella ricerca, nell’innovazione, nella sostenibilità e nella formazione. Così si creano delle prospettive». Il primo cittadino racconta che il comune ha risentito molto della crisi economica degli ultimi anni e di quella fabrianese in particolare, e molti sono stati i posti di lavoro andati perduti. Certo poi che questo territorio ha una carenza, quasi cronica, di vie e strade. La viabilità è una nota dolente. «Qui da noi c’è una delle più antiche incompiute delle Marche, la Pedemontana, i cui lavori sono iniziati negli anni Settanta», sottolinea il sindaco. Che però, nonostante tutto, tiene a dire, come il paese non si arrende. Anzi. «Nella zona industriale Berbentina, dove ha sede Diasen, ci sono altre belle realtà industriali, sono cinque, forse sei. Sono vivaci, innovative e per noi rappresentano il futuro».
All’inaugurazione di questo primo polo didattico d’eccellenza delle Marche dedicato al costruire in modo ecosostenibile, anche l’architetto portoghese João Luís Carrilho daGraça. «Sono molto onorato di poter celebrare con voi questa giornata importante – dice il professionista -. Diasen è un’azienda che crede fortemente nell’edilizia ecosostenibile e nella sua divulgazione, investendo nella formazione, in maniera innovativa e creativa. L’Academy raccoglie il senso di tutto questo, sono certo che diventerà un polo d’eccellenza di riferimento per le Marche e, soprattutto, per le generazioni future». La Green Future Academy sarà a disposizione di tutto il territorio, dei professionisti, delle associazioni di settore e delle scuole. Ospiterà corsi di formazione in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri, con le università e i centri di ricerca, italiani e non. Ma c’è dell’altro.
L’intento è di realizzare un network capace di condividere il know how sulle più diffuse problematiche del settore edile: «Un servizio di alta formazione e assistenza tecnica a 360° – spiega il ceo Diego Mingarelli, anche vicepresidente nazionale della Piccola
Industria di Confindustria -, pensato per offrire risposte efficaci a chi sceglie di condividere con noi la stessa visione dell’edilizia moderna e ecologica». All’interno della Green Future Academy, inoltre, utilizzando l’innovativo laboratorio di Diasen, saranno testati nuovi materiali, la cui applicazione sarà a disposizione dei progettisti di tutta Italia e dell’intera filiera del comparto. Presente al taglio del nastro anche il vescovo della Diocesi Fabriano – Matelica Monsignor Stefano Russo.
I lavori della Green Future Academy sono stati progettati e diretti da Nicola Cristalli dello studio 411 e coordinati da Roberto Santini.