Jesi-Fabriano

Electrolux: 18 esuberi annunciati per il sito produttivo di Cerreto D’Esi

L’esubero previsto nell’area di Fabriano è di circa il 10% dell’organico, superiore alla media nazionale dell’8%. Confermati gli investimenti previsti per il 2024

La sede della Electrolux a Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Le ricadute occupazionali del nuovo piano industriale di riorganizzazione dell’Electrolux, porteranno conseguenze anche nello stabilimento di Cerreto D’Esi. L’esubero previsto nell’area di Fabriano è di circa il 10% dell’organico, superiore alla media nazionale dell’8%: 13 operai e 5 impiegati, su circa 196 lavoratori complessivi nel sito cerretese. Fuoriuscite che saranno incentivate e, dunque, non licenziamenti tout court. Nel precedente accordo tra sindacati e multinazionale svedese che ha già portato a 13 uscite volontarie (8 operai e 5 impiegati), l’incentivo proposto dalla Electrolux era pari a 72mila euro. Si attende di conoscere la cifra per quest’anno, ma pare che non si dovrebbe raggiungere la stessa cifra, quindi un incentivo più basso.

La dichiarazione

«Apprezzando e ritenendo importante la disponibilità aziendale di non procedere in maniera unilaterale, ma solo attraverso accordi di uscite incentivate e con il criterio della non opposizione individuale, la Fiom di Ancona ritiene comunque fondamentale sottolineare alcuni specifici passaggi», dichiara in una nota Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom, nonché responsabile per il distretto produttivo di Fabriano. «Nella gestione delle 13 eccedenze operaie, l’Electrolux ha enunciato la possibilità di eventuali opportunità, che riteniamo possano essere declinate anche come la riqualificazione delle persone e non solo come riduzione del personale. È inoltre fondamentale parlare, oltre di quella che viene definita dall’impresa una inevitabile riduzione di costi, anche di progetti di industrializzazione», prosegue Pullini riferendosi agli investimenti previsti per il 2024 dalla Electrolux per il sito cerretese: 4.600.000 euro, che si aggiungono agli 8milioni di euro relativi agli anni scorsi. «Negli incontri territoriali ci è stato illustrato un piano di investimenti che, nel 2024, guarda più al prodotto, in quanto nel processo si è investito molto negli anni passati e si punta ad investire successivamente: risulta quindi fondamentale che nella discussione complessiva di riorganizzazione, si diano garanzie che quei prodotti su cui l’azienda punta, soprattutto quelli ad alto e medio/alto valore siano poi realizzati nello stabilimento di Cerreto D’Esi, dove devono essere assolutamente preservate le professionalità e le competenze specifiche», conclude Pullini.