FABRIANO – Cinque di mattina, uno di pomeriggio. Una giornata da trascorrere come sempre. Certo con un sottofondo di tensione, ma senza particolari stravolgimenti. Poi, quasi tutti a seguire lo spoglio in attesa di sapere l’esito di un voto che, mai come in questa occasione, si annuncia incerto e con potenziali sorprese.
Questa la giornata dei sei candidati a sindaco di Fabriano. Sono stati ben cinque i candidati a sindaco che hanno deciso di votare la mattina.
È il caso di Gabriele Santarelli sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Il seggio n. 5 scuole elementari Mazzini. «Sono rappresentate di lista e quindi trascorro la giornata al seggio n. 25. Sono curioso anch’io di sapere come andrà il voto. Lo spoglio lo seguirò dalla sala stampa allestita nella biblioteca Sassi, una volta che avrò terminato il mio ruolo di rappresentante di lista.
Ha scelto di recarsi la mattina al seggio anche Crescenzo Papale sostenuto dal partito Comunista dei lavoratori. Il suo seggio è stato il n. 26 della scuola di Santa Maria. «Una domenica come le altre da trascorrere insieme ai miei parenti. Lo spoglio lo seguirò via internet rimanendo a casa».
Il terzo candidato è stato Vincenzo Scattolini n. 22 scuola di Santa Maria sostenuto dalle liste della Lega nord, Scattolini Sindaco e Fratelli d’Italia. «Trascorro la mia giornata in famiglia, tranquillamente. Certo mi terrò in contatto con i rappresentanti di lista dislocati nei vari seggi, ma solo per un confronto sereno. Pranzo domenicale, poi nel pomeriggio tutti insieme nella sede elettorale. Dopo la cena a casa per vedere anche la partita dell’Italia, il ritorno nel comitato elettorale per seguire lo spoglio».
A votare al seggio n. 3 scuola elementare Mazzini è stato Silvano D’Innocenzo della lista Januc. «Una giornata da trascorrere in modo sereno e tranquillo con la certezza di aver dato tutto e anche di esserci divertiti. Lo spoglio non lo seguirò per intero, andrò tranquillamente a dormire e poi lunedì mattina andrò in centro a prendere il caffè, come tutte le mattine, e guarderò i risultati».
A recarsi di mattina al voto è stato anche Vinicio Arteconi sostenuto dalla Lista Fabriano Progressista che ha votato al seggio n. 3 scuola Collodi. «Ho trascorso parte della mattinata in casa aspettando il dato sull’affluenza. Ho risposto a telefonate di parenti e amici. Dopo circa due mesi sono riuscito a salire fino a San Silvestro. Tempo splendido, aria asciutta, paesaggio importante. Una giornata tranquilla. Dopo il pranzo a casa con tutta la famiglia, nel pomeriggio sono andato in sede. Da qui seguirò lo spoglio insieme a tutti i candidati e sostenitori di questa nostra bella avventura».
Ha, invece, scelto di votare di pomeriggio, il candidato della coalizione Insieme per Fabriano, Giovanni Balducci, sostenuto dalle liste Fabriano Popolare, Liberamente, Partito Democratico e Rinascimento-Uniti per Fabriano. Si è recato al seggio n. 33 di Attiggio dopo aver trascorso una mattinata in sella alla sua moto da Enduro e quindi pranzato con la famiglia. «Una domenica classica, continuato con la visione del Moto GP, poi sono andato alla Festa dello Sport in svolgimento a Santa Maria e quindi tornato a casa per cenare. Lo spoglio lo vivrò nella sede del comitato elettorale di Insieme per Fabriano».
Per quel che riguarda l’affluenza, il primo dato a essere stato diffuso è quello relativo alle 12 di oggi. Hanno votato 4.048 elettori pari al 16,075 per cento. Una percentuale superiore alle Comunali del 2012, quando alle 12 andò a votare il 12 per cento degli aventi diritto. C’è da rimarcare, però, che in quella occasione si votava su due giorni. Ma, comunque, sempre superiore di oltre un punto sia sulle Europee 2014 e addirittura di due punti percentuali rispetto alle Regionali 2015.
Il secondo dato relativo all’affluenza è stato registrato alle 19 di oggi ha fatto registrare un certo rallentamento, con il 38,01 per cento, pari a 9.573 votanti. Addirittura in linea con le Comunali del 2012, quando però si votava su due giorni. E con le Europee del 2014. In netto calo rispetto alle Regionali del 2015 di oltre quattro punti percentuali. Il rischio concreto, dunque, è che l’affluenza definitiva possa fermarsi tra il 55 e il 60 per cento. Con il dato magari più vicino alla prima parte della forchetta.