PESARO – Elezioni amministrative, +Europa dice «basta intrallazzi, serve discontinuità».
Alessandro Cirelli, segretario Più Europa Pesaro, e Andrea Verde, Pierpaolo Loffreda, Pier Roberto Renzi, Carlo Rondina ed Elisabetta Ficara, membri della segreteria Più Europa Pesaro, rilevano alcune considerazioni: «La politica pesarese deve uscire dalla sua ambiguità e dalla sua glaciazione intellettuale. I maneggi e gli intrallazzi dei partiti, tipici della politica politicante, devono cedere il passo al bene comune. La competenza deve prevalere sul clientelismo, il buon senso sull’ottusità. Serve più sobrietà ed un’azione tesa a ricomporre, in primo luogo, la frattura sociale puntando sui servizi sanitari, sociali, educativi e culturali. Serve una forte discontinuità col passato recente. Compito della politica non è l’occupazione sistematica del potere (a partire dalle municipalizzate) ma la valorizzazione delle energie migliori della città per favorire il bene comune».
Poi le priorità. «La cultura è altra cosa rispetto alle sagre paesane e solo una visione provinciale ed ottusa può ignorare che l’enorme patrimonio artistico-culturale della città versa nell’abbandono più totale. In particolare, chiediamo di: Istituire une rete dei mosaici della città romana e tardo antica, fruibile agevolmente dai visitatori di tutto il mondo; rimuovere il Mosaico superiore del Duomo (del VI-XIII sec.) e ricollocarlo a livello del piano di calpestio della cattedrale, coperto da un materiale trasparente antiappannaggio, antigraffio e antiscivolo; restaurare e rendere fruibile a tutti il Mosaico inferiore del Duomo (del IV sec.) con una serie di passerelle da realizzare sotto il pavimento della chiesa (sul modello di quanto realizzato nel Duomo di Bari); rendere fruibili, con una adeguata sistemazione, le mura romane (184 a.C e 270 d.C..) e la casa picena (VI sec. a.C.) di Via Galligarie, e disseppellire e restaurate l’altra casa picena, adiacente».
Tra le altre cose «restaurare e valorizzare adeguatamente gli Orti Giuli, rendendone anche agibili i sotterranei; Confermare l’accordo con la Prefettura, ed estenderlo, in modo che si permetta l’accesso al pubblico, con visite guidate, al Palazzo Ducale durante tutto l’anno; operare al fine di una apertura continuativa di Rocca Costanza».
Quanto al sociale: «Noi ci ispiriamo alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alla passione per la libertà. Vogliamo costruire una città solidale, vogliamo far sentire la voce dei più deboli migliorando i servizi di accoglienza per i più bisognosi vigilando sull’allocazione delle risorse. Inoltre, per quanto riguarda la prima e la seconda accoglienza agli immigrati vogliamo verificare, nel dettaglio, se i protocolli vengono effettivamente rispettati, soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento della lingua italiana. Siamo pronti a dialogare con tutti, senza alcun pregiudizio e saremo lieti di confrontarci con quanti vorranno ascoltarci».