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Elezioni ad Osimo, ballottaggio tra Pugnaloni e Latini. È caccia alle alleanze

I due aspiranti sindaco si sfideranno il prossimo 9 giugno per il secondo turno. Buon exploit per Achille Ginnetti e Alberto Maria Alessandrini. Alcuni commenti a caldo dei candidati

Il Comune di Osimo
Il Comune di Osimo

OSIMO – È ballottaggio tra il sindaco uscente Simone Pugnaloni e Dino Latini. Con il 34,95% delle preferenze (7mila voti), Latini è stato il candidato più votato, mentre Pugnaloni è secondo con il 28,74% (5.755 voti). Pugnaloni nella sua corsa elettorale è stato sostenuto da 5 liste, Pd, Energia Nuova, Osiamo, Ecologia e Futuro e Popolari Uniti per Osimo, mentre Latini ha avuto dalla sua 6 liste civiche, Su La Testa, Patto Sociale, Osimo civica, Uniti per Latini, Liste Civiche Green e Noi Azzurri con Latini.

Al terzo posto Achille Ginnetti che raccoglie l’11,29% (2.262 voti). Presidente del consiglio comunale e già assessore, Ginnetti ha avuto il sostegno di due liste civiche, Progetto Osimo e Osimo Futura. Il candidato del Movimento 5 Stelle David Monticelli prende il 10,78% delle preferenze (2.158 voti), mentre Alberto Maria Alessandrini Passarini con la Lega arriva al 9,84% (1.971 voti). Maria Grazia Mariani, consigliere comunale e unica donna in corsa per la poltrona di sindaco, con la lista civica Difendi Osimo ottiene il 2,56% (513 voti). Fabio Pasquinelli, ex segretario di Rifondazione Comunista, appoggiato dalla Lista di Sinistra Territorio Comunità si ferma invece all’1,84% (368 voti).

Come previsto gli osimani dovranno tornare alle urne il prossimo 9 giugno per scegliere il nuovo sindaco. Il faccia a faccia tra i due aspiranti alla poltrona di primo cittadino, Latini e Pugnaloni, si preannuncia già caldo. Intanto è già caccia alle alleanze, anche se gran parte dei giochi è già stata fatta prima del voto. Se il 9 giugno gli elettori dovessero scegliere Pugnaloni, il sindaco uscente verrebbe riconfermato per il secondo mandato, mentre per Dino Latini, sindaco per due legislature consecutive dal 1999 al 2009 ed ex consigliere regionale dal 2010 al 2015, si tratterebbe di un “ritorno” dopo 10 anni di pausa.

Si aspettava il ballottaggio il sindaco uscente Simone Pugnaloni: «Per noi è comunque un grande risultato per il quale ringraziamo gli elettori. Sapevamo già che la partita era molto difficile anche perché tutti i candidati erano validi. Ci spiace solo per il risultato finale, speravamo di riuscire ad ottenere un po’ di più. Ora guarderemo con attenzione ai programmi degli altri candidati per cercare di trovare alleanze con gli elettori degli altri candidati fuori dal ballottaggio. Temi a noi cari, come cari a loro, possono essere l’ecologia, l’agricoltura, il lavoro e la sanità».

Riguardo i toni che hanno contraddistinto la campagna elettorale, Pugnaloni parla di una sfida in sordina caratterizzata però da note denigratorie nei suoi confronti: «Abbiamo cercato fino all’ultimo di raccontare la nostra verità sull’Astea e sull’Ospedale di Osimo, andremo avanti su questa linea, con correttezza e onestà verso gli osimani che alla fine ci premieranno».

Palazzo comunale

Buon exploit per Achille Ginnetti: «Noi al momento siamo terzi e questo risultato ci inorgoglisce e ci dà una grande iniezione di fiducia. Saremo in Consiglio comunale. È un buon risultato, siamo un movimento nato da poco, che si è presentato alle elezioni comunali per la prima volta. Intanto vogliamo ringraziare tutti i cittadini che ci hanno votato e che ci hanno dato fiducia e, siamo sicuri, continueranno a credere in noi. Non li deluderemo. Per quanto riguarda il ballottaggio ribadisco quanto detto durante la campagna elettorale: io e le due liste che mi sostengono, Progetto Osimo e Osimo Futura, non ci alleeremo con nessuno. Ai nostri elettori non daremo indicazioni di voto. Noi continueremo il nostro percorso politico, siamo cresciuti molto durante queste elezioni. Ci impegneremo affinché Osimo diventi una comunità coesa e lavoreremo per dare un futuro migliore alla nostra città».

Risultato soddisfacente anche per la Lega: «Con 400 candidati al consiglio comunale, ideologia e valori servono fino ad un certo punto – commenta il candidato della Lega Alberto Maria Alessandrini Passarini -. Sono molto soddisfatto del risultato clamoroso della Lega, anche se quel 38% ad Osimo è finito ad altri candidati anche di posizioni non leghiste. Se pensiamo però che 10 anni fa la Lega si era presentata alla elezioni ottenendo lo 0,4% questo è già un bel risultato, ancora più positivo se il centrodestra riuscisse ad entrare in consiglio comunale dopo 20 anni».
Per quanto riguarda il secondo turno sgombra subito il campo da ogni equivoco: «Se la Lega avesse voluto fare accordi sottobanco li avrebbe già fatti fin dal primo turno; in ogni caso, trovandomi all’interno di un sistema di partito, non sarò io a decidere ma la struttura».

Al voto è andato il 66,79% degli elettori sui 30.817 aventi diritto, con un’affluenza più bassa rispetto a 5 anni fa quando si era attestata al 68,22%.