FABRIANO – Come ampiamente annunciato, sarà Ioselito Arcioni il candidato del Movimento 5 Stelle Fabriano per tentare una riconquista del Comune dopo questi primi cinque anni di amministrazione a guida Gabriele Santarelli. Si completa così il quadro dei candidati a sindaco di Fabriano in vista del voto del 12 giugno prossimo. Saranno in 4 a contendersi la poltrona di sindaco. In ordine di presentazione: Daniela Ghergo per coalizione democratica; Roberto Sorci sostenuto da liste civiche trasversali di ispirazione centrodestra e non solo; Vinicio Arteconi sostenuto da Associazione Fabriano Progressista; Ioselito Arcioni per il Movimento 5 Stelle.
Arcioni nel segno della continuità
«La scelta del gruppo è ricaduta sulla figura di Ioselito Arcioni che è considerata la persona in grado di dare continuità, coerenza e forza al progetto avviato 5 anni fa garantendo al contempo l’esperienza necessaria accumulata in 5 anni di opposizione e 5 di amministrazione della città. A differenza di quanto avvenuto nel passato riteniamo che la parola d’ordine debba essere “continuità”. È fondamentale poter continuare sulla strada intrapresa per evitare che la città torni indietro; visto il panorama elettorale che si sta prospettando il rischio è più che reale. Sul tema della riorganizzazione ed efficientamento della struttura comunale, sulle politiche che riguardano la mobilità e la progettazione di una città smart e sostenibile, sul fronte dell’apertura al territorio dove Fabriano, pur rimarcando la sue specificità, ha consentito la nascita di tanti progetti condivisi che travalicano i confini provinciali e regionali, sulla capacità di dialogare e collaborare con tutte le realtà del territorio, associazioni, Fondazioni, Amministrazioni, senza preconcetti e sulla modalità di riorganizzazione dei servizi sociali dove tutti vengono messi nelle condizioni di essere supportati senza favoritismi e senza scorciatoie», si è detto in seno di presentazione della candidatura.
«C’è il PUMS da mettere a terra, ci sono le decine di progetti pronti che coinvolgono i parchi cittadini, le strutture sportive e le scuole che devono essere realizzati. Per la prima volta a Fabriano c’è la possibilità concreta di realizzare una rete di piste ciclabili, dopo 50 anni di chiacchiere è stata creata l’area pedonale urbana ed esiste un progetto che da una visione della città non più strozzata dalle macchine e dal traffico. C’è da continuare il grande lavoro di manutenzione degli immobili di proprietà comunale che, abbandonati per decenni nonostante ci fossero le relazioni dei tecnici a certificare che fossero necessarie, stanno presentando il conto. È necessario mettere in sicurezza il bilancio comunale a fronte dell’impennata del costo dell’energia continuando a investire sulle energie rinnovabili e sull’efficientamento energetico per liberare risorse da utilizzare nella spesa corrente e quindi nei servizi. Bisogna dare continuità ai progetti di collaborazione con i 35 Comuni del Distretto dell’Appenino Umbro Marchigiano che in questi anni è stato coordinato da Fabriano, alle sinergie con i Comuni dell’Unione Montana che grazie al nuovo percorso intrapreso 5 anni fa è cresciuta con l’adesione di altri 3 comuni che hanno apprezzato il lavoro fatto e il nuovo clima che si è instaurato tra le amministrazioni del territorio montano. E’ indispensabile difendere l’autonomia gestionale dell’Ente Parco Gola della Rossa e di Frasassi che ha assunto un ruolo di aggregatore e di sviluppo del territorio grazie a progetti che hanno consentito di sviluppare le attività di accoglienza e di valorizzazione del territorio; autonomia minata dalle mire del Centrodestra regionale che con una proposta di legge, dopo lo stesso tentativo fallito nel 2017 da parte del PD, vorrebbe assumerne il controllo imponendo un Presidente che potrebbe provenire anche dall’esterno del territorio e per ora siamo stati gli unici a schierarci fortemente contro questa ipotesi nel silenzio generale delle altre forze politiche. Vogliamo continuare a lavorare al fianco delle società sportive supportandole in questo momento post pandemico dando continuità alle azioni di sostegno straordinario che abbiamo attivato in questi ultimi anni», sono snocciolati gli argomenti portati avanti nel mandato Santarelli.
«Va potenziato l’ufficio Europa costituito nel 2017 e grazie al quale abbiamo intercettato ingenti fondi nazionali ed europei. C’è da riprendere il lavoro di coordinamento e collaborazione con le realtà culturali cittadine che prima della pandemia avevamo riunito intorno allo stesso tavolo coinvolgendole in progettualità comuni in grado di attivare un effetto moltiplicatore di ciascuno degli eventi che le vedeva coinvolte. Poi ci sono le associazioni di categoria con le quali abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione mirato a rafforzare l’immagine di Fabriano come centro di riferimento delle attività artigianali e con le quali abbiamo lavorato per supportare economicamente il commercio e l’artigianato trovando le soluzioni più adatte ed eque; pure con loro vorremmo avere la possibilità di continuare il lavoro avviato anche attraverso Remake che è divenuto in pochi anni un brand riconosciuto in ambito nazionale. Le politiche giovanili con il tavolo che riunisce le realtà locali, il nuovo corso del Centro di Aggregazione costruito insieme ai giovani ascoltando le loro esigenze. C’è tanto da lavoro da continuare. Fabriano non deve rinascere o ripartire, soprattutto non con chi da una parte e dall’altra è stato causa diretta dei problemi, ma deve continuare a percorrere la strada imboccata».
Parola chiave: coerenza
«L’altra parola d’ordine di questa campagna elettorale sarà “coerenza”, elemento difficile da rintracciare altrove. Il programma con il quale ci presentiamo è lo stesso del 2017 che a sua volta riprendeva quello elaborato nel 2012. Un programma ampiamente rispettato e applicato in questi anni e che deve essere solo aggiornato sulla base dell’esperienza fatta. Soprattutto quello che è successo in questi ultimi mesi ci ha dato ragione. Aver lavorato sull’efficientamento energetico degli immobili comunali e dell’impianto di pubblica illuminazione ci ha consentito di affrontare in modo più sereno questa fase difficile dove l’aumento del costo dell’energia ha richiesto oltre un milione di euro di risorse aggiuntive per sostenere il costo delle utenze. Aver intrapreso il progetto del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ci consente di attingere a fondi europei, nazionali e regionali da una posizione privilegiata. La riorganizzazione della struttura comunale con la quale abbiamo rivoluzionato il livello dirigenziale individuando dopo oltre 15 anni un nuovo responsabile dei servizi finanziari, condotta non senza sacrifici e non senza dover subire resistenze, ci da la possibilità di efficientare gli uffici anche grazie al grande lavoro di reclutamento avviato e quindi alle nuove competenze che stiamo aggiungendo. Il nuovo modello di organizzazione dei servizi sociali dove l’Ambito Sociale ha assunto un ruolo ancora più fondamentale permette di fornire servizi in maniera più organica riuscendo ad intercettare in maniera più efficace le esigenze delle fasce più deboli e ci permette di traguardare un futuro dove l’ASP possa divenire, sul modello di quanto avviene vicino a noi, la struttura di coordinamento dei servizi su tutto il territorio. Il lavoro fatto nei primi anni con l’Ambito ci ha consentito di intervenire tempestivamente durante le fasi più dure della Pandemia per aiutare le famiglie in difficoltà. La coerenza sta anche nell’aver voluto mantenere la nostra autonomia presentandoci con il simbolo del MoVimento 5 Stelle senza scendere a compromessi: una scelta chiara a differenza di quello a cui stiamo assistendo dove da entrambi le parti ci si nasconde dietro improbabili e finte liste civiche probabilmente per vergogna e per pudore da parte di chi ha bisogno di presentarsi come novità pur rappresentando in maniera plastica il passato e i fallimenti di questa città», concludono il candidato Ioselito Arcioni e tutto il gruppo pentastellato che lo sostiene.