SENIGALLIA – Giorni di lavoro intenso per il centrosinistra, impegnato sia con gli ultimi incontri in vista del ballottaggio che si terrà il 4 e 5 ottobre prossimi, sia per organizzare un’eventuale squadra di governo compresi gli esperti che, dall’esterno, l’accompagneranno in caso di vittoria elettorale. Se il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, è intervenuto per augurare il meglio al candidato Massimo Olivetti, Fabrizio Volpini ha schierato una serie di nomi importanti a livello nazionale e non solo che daranno a titolo gratuito il proprio contributo per il bene della collettività.
Ed è stato proprio il candidato del centrosinistra Fabrizio Volpini a presentare questo laboratorio delle idee a cui si sono avvicinati la giornalista Emanuela Audisio, l’ex rettore della Politecnica Sauro Longhi, il docente dell’università di Macerata Emmanuele Pavolini, il curatore Rai Renzo Ceresa e il professore immunologo Guido Silvestri.
«In un periodo in cui le eccellenze vanno via dall’Italia – ha spiegato Fabrizio Volpini – io invece voglio che vengano a Senigallia. Saranno dei consulenti e non degli assessori anche perché non potrebbero garantire la presenza quotidiana dati gli impegni professionali e la distanza geografica. Molti di loro li conosco da anni, ben prima dunque della scelta di candidarmi: persone che stimo. Saranno preziosi i loro consigli nei vari campi in cui si son distinti, e li forniranno in modo del tutto gratuito».
La senigalliese d’adozione Emanuela Audisio, oltre a essere un’ex campionessa di tennistavolo, è una delle firme più prestigiose del quotidiano La Repubblica e autrice di numerosi documentari. Nel 2018 è la prima donna ad ottenere il premio Montalban nella sezione sportiva. A lei il compito di individuare strategie per veicolare la nuova visibilità di Senigallia.
Ingegnere e docente universitario, dal 2013 al 2019 Sauro Longhi è stato rettore dell’università politecnica delle Marche. Ha sviluppato ricerche nell’area dell’automatizzazione e nelle tecnologie per gli ambienti di vita: sarà lui a far diventare Senigallia una città sempre più smart.
Da 18 anni a Senigallia, Emmanuele Pavolini attualmente ricopre l’incarico di direttore del dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali presso l’università di Macerata. Si occupa di welfare, su cui ha pubblicato numerosi libri; è co-presidente di Espanet Italia e direttore della alta scuola di formazione “L. Lama” dello SPI-CGIL nazionale.Si dedicherà alle strategie di welfare sul territorio.
La comunicazione e la narrazione della città saranno affidate a Renzo Ceresa, storico curatore dei vari programmi di Rai Radio 2 tra cui Caterpillar, di cui ha assunto la direzione artistica per 20 anni del CaterRaduno ma anche coordinando le attività dell’emittente in occasione dell’Expo 2015 a Milano.
Infine Guido Silvestri: un nome noto a Senigallia sia perché è la sua città natale, sia per i suoi numerosi interventi sui temi delle vaccinazioni e del covid-19. Da anni vive negli Stati Uniti, ad Atlanta, dove è professore ordinario e capo dipartimento di patologia alla Emory University, dove si occupa di ricerca su HIV e AIDS. Spetterà a lui dare delel consulenze per le migliori strategie di contenimento del covid-19.
Ma Fabrizio Volpini sta ragionando intanto anche sull’eventuale squadra di governo in caso di vittoria al ballottaggio del prossimo weekend. Una squadra che verrà resa nota prima del voto: sarà composta da 7 persone, con una notevole – si preannuncia tale – presenza femminile. Possibile anche che una donna sieda sulla poltrona della presidenza del consiglio, com’era avvenuto solo una volta ormai più di 20 anni fa.
Alla domanda se si sente fiducioso del risultato elettorale, Fabrizio Volpini risponde che c’è da «fare i conti innanzitutto con un clima politico nazionale che potrebbe fare da traino per il centrodestra anche qui a livello locale». Inoltre non è da sottovalutare la componente emozionale degli elettori: non saranno pochi coloro che confermeranno di voler cambiare il colore politico dell’amministrazione comunale di Senigallia perché scontenti dell’operato di Mangialardi. Un voto di protesta dunque. «Lascia un’eredità pesante – ha commentato il candidato del centrosinistra – ma questo lo sapevo fin da quando ho accettato di mettermi a disposizione della città. Perché è questa la mia visione, un servizio alla collettività, non una carriera».