FABRIANO – «La motivazione del mio impegno politico sta nel desiderio di portare le mie competenze professionali al servizio della comunità, per cercare di colmare le grandi inefficienze che la Regione ha mostrato negli ultimi anni». Con queste parole la fabrianese candidata alle elezioni regionali per Fratelli d’Italia a un seggio in consiglio, Mirella Battistoni, ha aperto l’incontro informale che si tenuto è nei giorni scorsi al People Bar & Restaurant dei bagni Terrazza Marconi a Senigallia, alla presenza del candidato alla carica di presidente della Regione Marche per il centrodestra, Francesco Acquaroli.
«Ho voluto questo incontro perché Senigallia rappresenta per me e la mia famiglia una città importante, a cui siamo molto legati per vari motivi. Sono molto contenta di come sia stata accolta la mia candidatura. Il mio essere nuova rispetto a questo mondo non rappresenta un limite, anzi mi dà la possibilità di guardare questo settore con occhi limpidi e trasparenti, sapendo di poter mettere a disposizione la mia lunga attività professionale con Europroject che si occupa di consulenza alle imprese per la fruizione di contributi europei. Un lavoro per il quale mi rapporto costantemente, da un lato, con le istituzioni (Regioni, Ministeri, Europa) e, dall’altro, con le imprese di tutti i settori (industriali, artigianali, del turismo, del commercio, dell’agricoltura, culturali, sociali) conoscendone potenzialità e difficoltà».
Riguardo la candidatura nella lista di Fratelli d’Italia, «mi ritrovo nella linea politica di Giorgia Meloni basata sulla coerenza, il sostegno alla meritocrazia e alle politiche attive del lavoro. Con Francesco Acquaroli ci siamo trovati subito in sintonia per la condivisione degli obiettivi e apprezzo molto la sua serietà, passione, concretezza. Anche il suo team mi ha coinvolto sin da subito nella stesura del programma di governo della Regione per i prossimi 5 anni».
Per quanto riguarda il programma, oltre ai grandi temi che la nuova amministrazione dovrà affrontare con determinazione ed urgenza, quali Sanità, Viabilità e Ricostruzione post-sisma, «ci sono tre obiettivi che mi stanno particolarmente a cuore sui quali so di di poter dare il mio contributo: Impiego dei fondi europei; Formazione e Occupazione giovanile; Turismo e cultura. Per quando riguarda i Fondi europei la gestione da parte della Regione Marche negli ultimi anni è stata veramente inefficiente. Basti pensare solo che al 31 dicembre 2019 aveva speso il 26% della dotazione di fondi per la programmazione 2014-2020 posizionandosi tra le ultime in Italia. E che la Regione Marche è stata declassata da regione “sviluppata” a regione “in transizione” a causa di una riduzione del PIL, dell’occupazione, delle politiche di coesione, della qualità della vita. Appare del tutto evidente come #sipossafaredipiu nell’impiego dei fondi della nuova programmazione 2021-2027 e del #recoveryfund (circa 6 miliardi) attraverso: l’introduzione di normative nuove e più rispondenti alle esigenze del territorio; pochi bandi con scadenze programmate e semplificazioni burocratiche; maggiore rapidità nella valutazione delle domande e liquidazione dei contributi; informazione più trasparente (riduzione dei siti internet della Regione dove vengono pubblicati i bandi)».
Per quanto riguarda l’occupazione, «per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei nostri territori da parte dei giovani e ridurre il gap tra scuola e lavoro, la Regione può intervenire nella formazione specialistica post diploma utilizzando i fondi del Fse. Mi riferisco a corsi di Formazione Specialistica che durano mediamente 2 anni e sono gratuiti per gli studenti. Il 30% della didattica si svolge in azienda e i docenti vengono dal mondo del lavoro. Le specializzazioni possono essere nelle nuove tecnologie, nella digitalizzazione, nel green, nel turismo, nella cultura e quant’altro possa rispondere alle esigenze effettive del territorio. I dati del Miur attestano che, in media in Italia, lo scorso anno l’83% degli studenti ha trovato subito lavoro. Questi corsi sono molto diffusi in Germania (dove gli iscritti sono 800.000 mentre in Italia 10.000, l’1,25%), oltre che in Spagna e in Francia».
Per quanto riguarda il turismo, «non ancora veramente decollato nella nostra stupenda regione, è necessario implementare strategie di rete sia settoriali che geografiche: rete tra i settori della cultura, dell’enogastronomia, dell’artigianato artistico, del commercio; rete tra la costa e l’entroterra anche per la destagionalizzazione dei flussi turistici».
Le conclusioni dell’appuntamento a Senigallia sono state affidate a Francesco Acquaroli. «Sono felice di partecipare a iniziative con le quali si intende parlare dei progetti che sicuramente implementeremo una volta eletti alla guida della regione. Ringrazio Mirella per aver organizzato questo incontro e, soprattutto, per aver accettato la candidatura che si è immediatamente tradotta in una proficua collaborazione nella stesura del nostro programma di governo. Non facciamo promesse, non abbiamo la bacchetta magica, ma possiamo e vogliamo dare un’alternativa a questa regione, l’unica possibile. Attraverso l’ascolto, il confronto, la partecipazione, aiutateci a spiegare agli indecisi e agli scettici che non è vero che “i politici siano tutti uguali”. Cambiare si può e lo faremo insieme. Una regione che perde abitanti, una regione che lascia andare giovani senza dare loro prospettive, sta perdendo il suo futuro. Se nelle Marche andasse veramente tutto bene, come tentano di raccontarci, se è vero che c’è lavoro, che ci sono i servizi, che c’è competitività e attrattività, per quale motivo così tanti giovani stanno scappando? C’è bisogno di meno burocrazia, di più credito alle imprese, alla ricerca, all’innovazione, alla green economy», ha concluso Acquaroli.
«Vogliamo e possiamo dare un’alternativa alle politiche fin qui portate avanti, con scarsi successi, dall’attuale maggioranza di centrosinistra. Ne siamo certi e con il vostro aiuto, ci riusciremo», ha concluso Mirella Battistoni, candidata per Fratelli d’Italia a sostegno di Francesco Acquaroli.