FABRIANO – Incontro fra sindacati di categoria ed Elica di Fabriano in Confindustria Ancona. Il summit è in calendario per giovedì 21 gennaio. «Dalle parole del Presidente Francesco Casoli, ci si aspetta una continuità con quanto dichiarato alle lavoratrici ed ai lavoratori, in occasione del discorso di fine anno, quindi un 2021 migliore del 2020», l’auspicio della Fiom di Ancona e le Rsu degli stabilimenti della multinazionale fabrianese leader nel settore delle cappe aspiranti.
Nonostante un anno complicato, causa l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da coronavirus, la grande disponibilità e professionalità degli stabilimenti ha permesso a Elica di soddisfare tutte le esigenze dei clienti e di onorare tutti gli ordinativi, in uno degli anni più drammatici della storia, garantendo così fatturato, mantenimento dei clienti e delle quote di mercato. «Il 2020 è stato un anno difficilissimo che però ha portato la piena saturazione degli stabilimenti delle cappe dopo oltre un decennio di utilizzo di ammortizzatori sociali e di riorganizzazioni. Il 2021 sarà un anno altrettanto complicato, ma sicuramente migliore rispetto al precedente: questo è quanto è stato dichiarato dallo stesso Presidente e in questa direzione ci auspichiamo vada la ripresa della discussione sulla prospettiva dei siti italiani», scrivono le parti sociali.
La Fiom mette le mani avanti e ripercorre le ultime tappe dello scorso anno. «Vogliamo credere alla promessa di ulteriori 50 anni di Elica, dopo che in quello del cinquantesimo della fondazione è avvenuta la riorganizzazione unilaterale della Corporate, con l’incentivazione all’uscita volontaria di alcune figure di enti molto importanti; vogliamo credere a quanto ci è stato detto dal management aziendale nell’incontro dello scorso ottobre, dove è stato affermato che, con le operazioni compiute, la riorganizzazione poteva considerarsi conclusa a tutti gli effetti. Accogliamo sicuramente la spinta incentivante lanciata a tutte/i dipendenti con la dichiarazione di riuscire a fare sempre meglio dei propri competitor, con i quali, a fronte di riorganizzazioni compiute si contrattano incrementi salariali reali e stabilizzazioni di lavoratrici e lavoratori somministrati, quindi all’altezza della migliore tradizione di Elica, in linea con quanto dichiarato e con le aspettative create».
Quindi, il monito finale. «Ogni altra strada si volesse percorrere, sarebbe incomprensibile alle persone e non riconoscente della disponibilità concessa, e che ancora si sta dando, durante la pandemia, sarebbe incoerente con quanto dichiarato alle rappresentanze sindacali e alle persone di Elica tutte. All’interno della stessa azienda siamo sicuri esserci le capacità e le competenze per affrontare insieme il futuro senza dover ricorrere alle prassi diffuse di questi anni, fatte di delocalizzazioni e gestione degli esuberi», conclude la Fiom di Ancona e le Rsu degli stabilimenti.